Presidente del senato: media, strumento per la pace e la tutela dei minori
di Weena Kowitwanij
Prasopsuk Boondej esorta i mezzi di informazione a proteggere i bambini da “materialismo” e “imitazione di modelli sbagliati”. A ottobre la Thailandia ha ospitato il Congresso mondiale Signis 2009. L’impegno dei media cattolici un “elemento positivo” per la crescita della società e del Paese.
Bangkok (AsiaNews) – Gli organi di informazione devono contribuire nella “costruzione di una cultura di pace” e tutelare la qualità di vita e i diritti dei bambini, spesso vittime di violazioni e abusi, fin “dalla nascita”. È quanto afferma Prasopsuk Boondej, Presidente del senato thailandese, in un’intervista al settimanale cattolico Udomsarn.
Dal 17 al 21 ottobre a Chiang Mai, nel nord della Thailandia, si è svolto il Congresso mondiale Signis 2009. “I media per una cultura di pace: i diritti dei bambini, la promessa del domani” è il tema attorno al quale l’Associazione che riunisce gli organi di informazione cattolici nel mondo ha incentrato i lavori. Ed è proprio sulle “responsabilità” dei media verso la “società” e i “minori” che il presidente del senato punta l’attenzione.
“Costruire una cultura di pace attraverso i media è un fattore molto importante” spiega Prasopsuk Boondej, perché essi “hanno una grande influenza” sull’opinione pubblica e qualche volta “possono essere causa di enormi danni”. Prasopsuk Boondej punta il dito sui martellanti messaggi e notizie dei media quando vi sono scandali sessuali e violenze. I pericoli aumentano quando si ha a che fare con i minori, perché “non possono analizzare a fondo l’informazione, [capire] se è vera o falsa”.
Commentando il summit organizzato dall’Associazione dei media cattolici, egli sottolinea che è “un elemento positivo” nella direzione di “proteggere e tutelare” i diritti dei bambini. La società thai, i minori stessi, sono bombardati da messaggi, valori, idee che provengono da tutto il mondo. La “globalizzazione” ha reso i giovani più “svegli e intelligenti” che in passato ma, al tempo stesso, li espone a pericoli quali “il materialismo e l’imitazione di modelli sbagliati”.
Per questo Prasopsuk Boondej richiama la classe politica, la società civile e le famiglie a tutelare “lo sviluppo fisico e psichico” dei bambini e i minori e a “condividere le loro idee e opinioni” per una crescita matura e consapevole.
Un monito che assume un particolare significato in Thailandia, crocevia del traffico internazionale di bambini e meta del turismo sessuale. Stime recenti indicano che sono circa 800 mila i minori vittime del mercato della prostituzione nel Paese.
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