Presidente Arroyo: Dialogo interreligioso unica soluzione per la pace a Mindanao
Manila (AsiaNews) – Per la presidente Arroyo “il dialogo interreligioso l’unica soluzione per la pace e la stabilità di Mindanao”, regione a maggioranza musulmana da 40 anni teatro di guerra tra ribelli islamici del Moro Islamic Liberation Front (Milf) ed esercito filippino. L’intervento della Arroyo è avvenuto in occasione della due giorni sul dialogo interreligioso e la cooperazione per la pace e lo sviluppo organizzata dal Movimento dei Paesi non allineati (Nam), terminata ieri a Manila. Iniziato lo scorso 16 marzo l’incontro del Nam ha riunito le delegazioni di 118 Paesi in via di sviluppo tra cui India, Iran e Pakistan.
Glorya Arroyo, afferma: “Noi abbiamo raggiunto insieme con la popolazione colpita dalla guerra l'accordo di cambiare i paradigmi della pace, alternando un potere leggero e forte, non solo con l’utilizzo dell’esercito”.
In questi anni il conflitto tra esercito e Milf ha colpito cristiani e musulmani causando oltre 750mila sfollati e migliaia di morti. Durante la guerra i militari sono stati accusati di violazione dei diritti umani e di mantenere un clima teso per portare avanti i loro affari economici legati al traffico di armi.
Governo e ribelli islamici hanno ripreso i dialoghi lo scorso 4 marzo, grazie anche all’intervento congiunto di Chiesa cattolica e leader islamici, che da 20 anni lavorano con la popolazione islamo - cristiana attraverso il Furum dei vescovi e degli Ulema e il Silsilah, movimento per il dialogo islamo-cristiano fondato da p. Sebastiano D’Ambra (Pime). Essi hanno visto con favore l’incontro organizzato dal Nam definendolo come un segno di speranza per il mondo e per le Filippine.
Il Nam nasce nel 1961 su iniziativa dell’allora leader jugoslavo Tito, nel tentativo di riunire tra loro i Paesi non allineati sui due fronti della guerra fredda. Composta all’inizio da 25 membri, l’organizzazione coinvolge oggi 118 Paesi di Asia, Sudamerica e Africa.