Premier pakistano: la quota per le minoranze va estesa alle province

di Qaiser Felix

Gilani assicura l’approvazione della legge che riserva il 5% dei posti negli uffici pubblici alle minoranze. Essa verrà estesa anche ai dipartimenti semi-governativi e alle province. Il primo ministro invoca il sostegno nella lotta comune contro il fondamentalismo islamico. Sacerdote cattolico apprezza l’impegno governativo, ma invita i giovani a “puntare sulle proprie forze”.

Islamabad (AsiaNews) – Il premier pakistano Yousuf Raza Gilani chiede che “la quota del 5% riservata alle minoranze negli uffici pubblici” venga applicata “anche dai governi provinciali”. Lo ha annunciato lo stesso primo ministro ieri, nel corso di un convegno a Islamabad organizzato dal Ministero pakistano per le minoranze. Egli ha inoltre invocato il sostegno nella “lotta contro gli estremisti” e manifestato apprezzamento per il “ruolo ricoperto dalle minoranze nel rafforzare il Paese”.

Gilani ha “assicurato” l’approvazione del provvedimento che obbliga gli uffici pubblici a riservare il 5% dei posti alle minoranze e aggiunge che la norma verrà “estesa ai dipartimenti semi-governativi e ai governi provinciali”. Il premier ha inoltre parlato della guerra in corso nello Swat contro i talebani, chiedendo che “l’intera nazione, incluse le minoranze” affronti la sfida lanciata dai terroristi “con determinazione, per annientarli”. Egli ha infine richiamato le volontà di Ali Jinnah, padre fondatore del Pakistan, che alla nascita del Paese ha sottolineato “l’eguaglianza fra i cittadini senza discriminazione di casta, colore o credo religioso”.

Padre Emmanuel Yousaf Mani, direttore della Commissione nazionale di Giustizia e pace (Ncjp), giudica il provvedimento “un passo positivo”, perché garantisce anche “ai non-musulmani” di “raggiungere le alte sfere di governo”. In un’intervista ad AsiaNews a margine dell’incontro, egli incoraggia i giovani a non contare solo sulla quota riservata alle minoranze, ma di “competere puntando sui propri mezzi e capacità”.

Promesse di normative a tutela delle minoranze sono state fatte anche in passato, ma non si sono realizzate. Il premier Gilani ha assicurato che il governo si impegna “con fermezza” perché la legge venga approvata. “Le parole del primo ministro – commenta p. Mani – sembrano sincere e positive. Siamo ottimisti perché anche ai non-musulmani venga garantita questa opportunità”. Il sacerdote conclude sottolineando che “ora sta a noi” lavorare per “rendere possibile questa applicazione: è arrivato il nostro momento”.