Premier nepalese ai giovani: ‘Seguite l’esempio dei cattolici, costruite un Paese migliore’
Kathmandu (AsiaNews) - I giovani cattolici "mostrano a tutti noi diversi modi per servire la nazione. Sono un esempio da seguire, soprattutto ora che il nostro Paese è in un momento di cambiamenti: i giovani devono dare il loro contributo". È l'omaggio reso ieri sera dal primo ministro ad interim del Nepal, Khilaraj Regmi, ai giovani cristiani in occasione della Giornata internazionale della Gioventù.
Parlando alla televisione nazionale, il premier ha detto: "Molti giovani nepalesi corrono dietro alla prosperità materiale e al denaro. Ma i cattolici danno un esempio diverso, da seguire. Abbiamo bisogno che i giovani sviluppino una coscienza nazionale forte, che possa essere usata per aiutare lo Stato senza rimanere in attesa che lo Stato faccia qualcosa per loro".
Regmi ha poi voluto citare il caso di Pushpa Basnet, che nel 2012 ha vinto il CNN Hero Award, e la sua opera di sostegno ai carcerati "nata dagli insegnamenti ricevuti nelle scuole cattoliche". La ragazza ha studiato al St Xavier College della capitale. P. Lawrence Maniyar, ex superiore dei gesuiti nepalesi, dice: "La nostra opera educativa ha giocato un ruolo importante per i giovani e per il loro futuro. Molti di questi pionieri nel campo sociale hanno studiato da noi".
Kishor, giovane cattolico della capitale, dice ad AsiaNews: "Apprezziamo molto le parole del primo ministro. Noi cerchiamo di trasmettere il messaggio di Dio anche attraverso il servizio ai bisognosi. Siamo felici che il governo riconosca questo impegno, anche perché la nostra opera va oltre la questione religione: cerchiamo di essere di aiuto a tutti".
Nonostante le minacce e gli attentati subiti negli scorsi anni, fra cui il terribile attacco alla cattedrale di Kathmandu, la comunità cattolica nepalese è cresciuta in questi anni. Oggi conta oltre 7mila fedeli e costituisce circa lo 0,45% della popolazione. Le sue opere, soprattutto quelle educative, sono conosciute e stimate in tutto il Paese. Nel 2011 il governo ha dichiarato il Natale festa nazionale, consentendo ai cristiani processioni e manifestazioni a cui partecipano ogni anno centinaia di persone di altre fedi.