21/07/2009, 00.00
GIAPPONE
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Premier giapponese scioglie il parlamento. Elezioni anticipate il 30 agosto

Il governo ha dato il sostegno formale alla decisione del Primo ministro Taro Aso. In caso di sconfitta alle urne, finirebbe un dominio ininterrotto di 50 anni del suo partito. Il calo dei consensi dovuto alla crisi finanziaria che ha messo in ginocchio l’economia giapponese.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Il premier giapponese Taro Aso ha sciolto il parlamento e indetto elezioni anticipate, che si terranno il prossimo 30 agosto. Questa mattina il governo ha garantito il sostegno formale alla decisione del Primo ministro. A spingere il Paese verso elezioni anticipate, la pesante sconfitta del partito di maggioranza Liberal Democrat Party (Ldp) alle recenti amministrative per la municipalità di Tokyo.  
 
Il Giappone affronta una pesante recessione, l’economia è in crisi e anche il settore dell’occupazione segna un calo; il premier Taro Aso è accusato di non aver saputo affrontare i problemi con la giusta determinazione. Le elezioni del 30 agosto potrebbero segnare una svolta storica per il Paese del Sol Levante: in caso di vittoria del Democrat Party, si metterebbe la parola fine a 50 anni di dominio ininterrotto dell’Ldp.
 
Commentatori locali spiegano che la mossa di Aso è da un lato l’estremo tentativo per affrontare il calo di consensi dell’esecutivo, dall’altro serve al premier per fronteggiare i malumori interni all’Ldp in cui molti chiedono un cambio di leadership. Una serie di sondaggi pubblicati dai quotidiani giapponesi Asahi e Mainichi indicano che il consenso per il premier e il partito di governo è in ulteriore calo rispetto all’inizio del mese.
 
Analisti e politologi cercano di comprendere quali scenari si aprano ora con le elezioni anticipate. Il governo di Aso, nato per governare a lungo e proseguire i 50 anni di potere dell’Ldp alla guida del Paese, ha dovuto fare i conti con le pesanti ricadute economiche generate dalla crisi globale. Una vittoria dell’opposizione spingerebbe il Paese a una maggiore indipendenza dagli Stati Uniti, un maggiore contributo del Giappone alle missioni di pace e un ridimensionamento del ruolo del governo.
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