Preghiere e aiuti concreti: la solidarietà dei cattolici coreani al Giappone
Seoul (AsiaNews) – E’ in atto la raccolta di fondi promossa il 18 marzo dalla Conferenza dei vescovi cattolici della Corea (Cbck) a favore delle vittime del terremoto e dello tsunami che ha colpito il Giappone l’11 marzo. La Caritas Internazionale di Corea donerà alla Caritas del Giappone 100mila dollari in aiuti d’emergenza, compresi 50mila dollari dell’organizzazione Un corpo Uno spirito dell’arcidiocesi di Seoul.
La Cbck il 18 marzo ha inviato una lettera ufficiale alle 16 diocesi della Corea del Sud, invitandole a promuovere la preghiera e la raccolta di contributi per le vittime. In risposta, i vescovi hanno anche chiesto ai fedeli di partecipare con generosità alle preghiere e alle donazioni, per mostrare l’amore cristiano alla popolazione giapponese colpita , lasciando alle spalle i contrasti passati (tra i due Paesi ci sono stati vari conflitti e il Giappone ha occupato la Corea).
Subito dopo il disastro, il 14 marzo il presidente della Conferenza dei vescovi cattolici coreani, mons. Peter Kang U-il, aveva inviato un messaggio di solidarietà a mons. Leo Jun Ikenaga, arcivescovo di Osaka. “Noi vescovi di Corea – aveva scritto mons. Kang – desideriamo esprimere il nostro profondo cordoglio e solidarietà per le tragiche conseguenze del maggior terremoto del Giappone e il successivo tsunami, e pregare per le vittime e le loro famiglie… Possa il Signore della Misericordia confortarli e sostenerli e dare loro una nuova speranza in queste ore di sofferenze indicibili”.
“Noi – concludeva – vogliamo anche esprimere la nostra solidarietà con concrete forme di aiuto, tutte troppo modeste di fronte alla grandezza della calamità”.