Ponte tra India e Sri Lanka: Wicremesinghe rilancia, firmato un accordo
Con la crescita dell’influenza cinese nel Paese il collegamento darebbe all’India l’accesso ai porti chiave di Trincomalee e Colombo. Resta un progetto ambizioso e non privo di problemi tecnici e di rischi socio-economici, ma il passo avanti è avvenuto in un momento significativo in chiave politica: la prima visita ufficiale a New Delhi del presidente dello Sri Lanka.
Colombo (AsiaNews) - I governi di India e Sri Lanka hanno stretto un primo accordo per mettere le fondamenta per la costruzione di un ponte che connetta il continente ai porti chiave dell’isola: Trincomalee e Colombo. L’opera comprenderebbe anche un possibile oleodotto dall'India meridionale allo Sri Lanka. Gli analisti sono del parere che il collegamento via ponte tra i due Paesi vicini possa favorire il dialogo nella regione dell'Oceano Indiano. Infatti sebbene New Delhi abbia da sempre solidi legami con il suo vicino meridionale, lo Sri Lanka è diventato un terreno di conquista della Cina e delle sue imprese, grazie alla sua posizione strategica nell’Oceano Indiano.
La scorsa settimana, il presidente dello Ski Lanka, Ranil Wickremesinghe, è stato accolto in l'India per una visita ufficiale di due giorni su invito del primo ministro Narendra Modi. Secondo il ministro degli Esteri indiano Vinay Mohan Kwatra, il collegamento “via terra” tra i Paesi è stato riproposto proprio dal presidente dello Sri Lanka, che aveva presentato il medesimo progetto all’India già quando era stato primo ministro tra il 2002 e il 2004. La differenza è che questa volta ha trovato in Modi un alleato. Il ponte sarebbe realizzato sullo stretto di Palk, una particolare conformazione conosciuta come Adam's Bridge lungo 33 chilometri. Il ponte appoggerebbe su questo fondale che in alcuni punti è profondo meno di 10 metri. Per avere un metro di paragone, il tunnel sotto la Manica tra la Francia e il Regno Unito attraversa il mare per circa 38 chilometri.
L'analista politico Anuradha Senanayake spiega ad AsiaNews che “il piano prevede a breve anche un rafforzamento dei servizi di traghetto passeggeri tra Nagapattinam nel Tamil Nadu e Kankesanthurai nello Sri Lanka. La connettività tra l'India e lo Sri Lanka, i collegamenti marittimi e aerei già sono forti, con il ponte aumenteranno quelli interpersonali. Ritengo sia comunque necessario studiare la fattibilità del ponte proposto, vedere i vantaggi per entrambi i Paesi e portarlo avanti”.
Secondo l'accademico Sampath Malaslaekara "a causa dell'aumento delle presenze navali cinesi nell’Oceano Indiano, durante l’incontro Modi ha anche sollevato le sue preoccupazioni per la sicurezza dell'India - viste le tensioni con Pechino - mirando a tenere Colombo nella sfera di influenza di New Delhi".
Sul fronte dell’infrastruttura, gli ingegneri informatici dello Sri Lanka Harin Mirihella e Randesh Bandara sono del parere che “quando l'India e lo Sri Lanka saranno collegati con un ponte via terra, ci saranno anche svantaggi per lo Sri Lanka: molti professionisti indiani allettati dai collegamenti rapidi e dal costo della vita inferiore potrebbero trasferire le loro attività. Gli abitanti dello Sri Lanka potrebbero anche perdere opportunità di lavoro in diversi campi, incluso il settore informatico, dove molti progetti sono attualmente gestiti da giganti tecnologici indiani”.
Nell’ambito dell’incontro tra Modi e Wickremesinghe i due Paesi hanno firmato cinque accordi sulle energie rinnovabili, compreso un contratto energetico per il Sampur Solar Power, che prevede progetti di sviluppo economico nel distretto di Trincomalee e un accordo per l'utilizzo del sistema Unified Payments Interface (UPI) dell'India in Sri Lanka
30/12/2016 11:04
27/06/2022 10:27