12/05/2007, 00.00
CINA
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Polizia negli ospedali per proteggere i medici dagli assalti dei pazienti

Ogni giorno in circa 30 ospedali cinesi pazienti infuriati aggrediscono il personale medico e devastano le strutture. Lamentano che sono stati curati tardi e male, in un sistema dove spesso chi non paga non è curato. La soluzione: non migliorare la sanità, ma la presenza costante della polizia.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il ministro cinese della Sanità chiede alla polizia di proteggere ospedali e medici: nel solo 2006 ci sono state infatti quasi 10mila aggressioni di pazienti infuriati.
Mao Qunan, portavoce del ministro, ha chiesto ieri alla polizia di intervenire per “fermare la violenza” e “proteggere il personale ospedaliero e le strutture”.
 
In Cina gran parte della popolazione è priva di assistenza sanitaria gratuita. Non è raro che gli ospedali rifiutino di curare chi non può pagare prima, persino al pronto soccorso. Secondo i dati ufficiali del ministero, nel 2006 ci sono state 9.831 aggressioni di pazienti infuriati e loro parenti, con un danno alle strutture ospedaliere di oltre 200 milioni di yuan (circa 26 milioni di dollari) e 5.519 feriti tra il personale medico.
 
Nel novembre il pronto soccorso di un ospedale di Guangan (Sichuan) ha rifiutato la lavanda gastrica e ha lasciato morire un bambino di 4 anni (aveva ingoiato un pesticida), perché la famiglia non ha potuto pagare in anticipo la cura (circa 70 euro). A dicembre nell’ospedale Shanxia a Shenzhen (Guangdong), il direttore sanitario ha detto al personale di indossare elmetti per timore dell’aggressione dei parenti che chiedevano un risarcimento per la morte di un paziente non ben curato. Nel 2002 ci sono state “solo” 5.093 aggressioni e 2.604 feriti.
 
Ora il ministero chiede una presenza costante della polizia, per “prevenire” incidenti. La misura è già in atto in 14 ospedali di Wuyishan, nel Fujian.
 
Secondo alcuni esperti, ricorrendo solo a misure di sicurezza, il ministro pare riconoscere di non essere in grado di arginare gli episodi di malasanità. Sono questi infatti ad aumentare la scontentezza dei pazienti, i quali non giungerebbero alla violenza fisica se fossero tutelati in altro modo.
 
Nel dicembre 2005 un’indagine a cura del servizio sanitario è risultato che circa il 48,9% dei cinesi non va in ospedale quando sta male, perché le cure ospedaliere “sono troppo costose”. Le spese statali per la sanità sono passate dal 6% del bilancio negli anni ‘80 e ‘90 al 4% del 2002, pari a 120 miliardi di yuan per il 2006 (circa 9 euro all'anno per persona). (PB)
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