Polizia e un insegnante terrorizzano studenti e donne di Nghi Thach

di Bao Vi

Alle contestazioni delle donne in occasione della loro Giornata, le autorità hanno risposto mandando 40 agenti, che hanno convocato le donne e interrogando i ragazzi che, spaventati, non vanno a scuola.

Nghi Thach (AsiaNews) – Dalla mattina del 23 marzo, la polizia interroga i bambini della parrocchia di Lap Thach. I piccoli hanno paura di andare a scuola. Anche una donna, che stava facendo pulizie al cimitero della parrocchia, si è vista fermare dagli agenti.

La parrocchia di Lap Thach ha circa 2,500 fedeli. E’ nel comune di Nghi Thach, distretto di Nghi Loc, sulla strada per la spiaggia Cua Lo. E’a circa 10 chilometri dall’ufficio della diocesi di Vinh, a 300 da Hanoi.

Sacerdoti e parrocchiani hanno protestato contro l’iniziativa delle autorità che dopo la Giornata della donna, le autorità distrettuali hanno mandato 40 poliziotti per reprimere le contestazioni nate nell’occasione. Alcuni funzionai hanno minacciato le donne, suscitando forti proteste da parte di numerosi fedeli.

Negli ultimi giorni, gli agenti hanno interrogato i parrocchiani, specialmente le donne, che hanno ricevuto lettere per convocarle e spaventarle, ma nessuna è andata alla stazione di polizia. Non contenti, i poliziotti continuano ad andare alla Nghi Thach Junior High School e chiedono ai professori di interrogare i ragazzi.

“Io - dice una studentessa – non so niente che mi coinvolga in queste storie di adulti, ma la polizia e la scuola non mettono fine agli interrogatori. Continuano a cercare notizie dai ragazzi. Nguyen, che insegna nella scuola ed è il responsabile dell’Unione dei giovani, ha detto agli studenti cattolici che non possono andare a scuola se non rispondono alle domande della polizia”.

I ragazzi sono in uno stato di paura. Parecchi altri studenti cattolici non hanno il permesso di andare a scuola, a causa delle indagini della polizia. Sono andati in parrocchia per chiedere ai sacerdoti di difenderli. I preti della parrocchia di Lap Thach hanno scritto una petizione da inviare agli uffici governativi in difesa dei fedeli, specialmente per i diritti fondamentali e la dignità di donne e bambini.

Non si può immaginare che una società abbia ancora comportamenti come questi.