Politici e leader indù con Papa Francesco per difendere l'uomo e l'ambiente
Kathmandu (AsiaNews) - Politici, leader indù e scienziati nepalesi accolgono e diffondono la parole di papa Francesco, che ieri in occasione della Giornata Mondiale per l'Ambiente ha invitato il mondo a promuovere una "cultura della solidarietà e dell'incontro", che "tenga alla persona umana che oggi è in pericolo".
Umakanta Jha ministro nepalese per la Scienza, la tecnologia e l'ambiente, sottolinea che il "Papa ci insegna che il nostro dovere è custodire il creato. Le sue parole hanno un'importanza fondamentale per la cultura asiatica e nepalese, dove nonostante la grande povertà, sempre più persone in nome del denaro sprecano il cibo, senza curarsi delle famiglie che non hanno nulla da mangiare". Per il ministro, Francesco è un modello da seguire.
Secondo diversi scienziati e sociologi, in Nepal chi si è arricchito grazie allo sviluppo economico è orgoglioso di sprecare il cibo. Nel Paese a maggioranza indù, il capitalismo consumistico si è inserito nella cultura locale che per secoli ha diviso in caste la società, senza curarsi dei poveri. Tale situazione è evidente soprattutto nella capitale dove davanti ai palazzi sontuosi sostano folle di mendicanti provenienti dalle aree più povere del Paese.
Rabinman Shrestha, responsabile per l'ambiente di Kathmandu, afferma che il papa ha posto l'accento su uno dei più gravi problemi della nostra società: la prevalenza dell'economia e del denaro sull'uomo. "Il pontefice - spiega Shresta - nota che non è l'uomo al centro delle nostre preoccupazioni, ma il denaro e le sue regole. È Questa avidità che sta rovinando il creato", soprattutto in Asia.
Anche le autorità indù invitano a seguire l'esempio di papa Francesco. Damodar Sharma, importante leader religioso sottolinea: "Non importa quale sia la nostra fede. Tutti coloro che professano un credo, in particolare i loro leader, dovrebbero essere uniti nel preservare il creato, perché avere amore per esso è anche un modo per proteggere noi stessi".
Sharma spiega che da diversi anni la comunità indù ha dato il via a programmi per l'ecologia in varie città del Paese, dove spesso l'inquinamento è una piaga per la popolazione, che convive con fumi maleodoranti ed enormi cumuli di spazzatura.