Polemica islamica sui nuovi passaporti: non dichiarano la religione
Islamabad (AsiaNews) - Il nuovo formato dei passaporti pakistani varato dal governo all'inizio del 2004, non prevede lo spazio per dichiarare la religione del titolare. L'alleanza religiosa dei sei partiti, la Muttahida Majlis-e-Amal (Mma), si è opposta con forza al cambiamento, definendo l'omissione "una cospirazione" e annunciando proteste ed agitazioni, La dichiarazione religiosa sui passaporti era stata introdotta nel 1980 dal gen. Zia-ul-Haq, nel suo piano di islamizzazione.
Il professor Ghafoor Ahmed, senatore del Mma, denuncia la manovra come un tentativo di secolarizzare il Paese. Un altro rappresentante del Mma, Hafiz Hussain Ahmed, ha aggiunto "Si vuole levare al Pakistan la sua identità musulmana. Non lasceremo mai che questo accada".
Hafiz Ahmed ha anche dichiarato che fra i nemici del suo movimento vi è perfino l'ambasciatore americano a Islamabad. L'ex primo ministro e presidente del partito di maggioranza Lega Musulmana del Pakistan, Chaudhry Shujaat Hussain, ha chiesto che la "casella delle religioni" venga inserita di nuovo sul passaporto.
Il resto del Paese è stupito da queste dichiarazioni, in chiaro contrasto con la politica di "moderazione illuminata" del generale Musharraf. Lo Mma dichiara di lottare contro l'abolizione della religione sui passaporti per evitare agli Ahmedi di compiere pellegrinaggi alla Mecca, la città santa dei musulmani. Gli Ahmedi sono una setta islamica dissidente, dichiarata "non musulmana ed eretica" dalla Costituzione pakistana del 1973.
Politici liberali, minoranze religiose e gruppi per i diritti umani si oppongono alla dichiarazione obbligata della propria religione, e definiscono questa imposizione una fonte di intolleranza.
P. Bonnie Mendes, direttore del Centro per lo sviluppo umano, ha dichiarato ad AsiaNews :"In accordo con l'art. 25 della Costituzione siamo tutti uguali davanti alla legge. Il passaporto dovrebbe essere uguale per tutti i cittadini. Il governo deve avere il coraggio di andare avanti sulle decisioni già prese e non deve cedere al ricatto della Lega musulmana".
Il formato dei nuovi passaporti è stato fornito dall'Icao (Organizzazione internazionale per l'aviazione civile); il Pakistan è il primo Paese del subcontinente e l'80° al mondo ad aver avviato questa procedura. L'Icao sta uniformando i documenti di viaggio per renderli identici in tutto il mondo. Il governo ha speso finora 50 milioni di rupie per adeguare alla procedura i vecchi passaporti e stamparne 300 mila nuovi, ma solo 80 mila sono stati distribuiti.
30/10/2017 08:24