Poco più che una “cortesia” la visita del leader nepalese in India
Kathmandu (AsiaNews) – Cooperazione in materia di sicurezza ambientale per prevenire nuove esondazioni del fiume Koshi, il cui alveo è frutto di un progetto coordinato fra India e Nepal; una mutua assistenza nel settore dei commerci e una maggiore collaborazione in tema di economia. Sono in punti principali al centro della prima visita ufficiale del premier nepalese Prachanda in India, iniziata ieri e che durerà quattro giorni.
Ad annunciarli è il Ministro nepalese degli esteri, Upendra Yadav, che al momento della partenza per l’India al seguito della delegazione ufficiale sottolinea ad AsiaNews che si tratta più di una vista di “cortesia”, che di un momento in cui sottoscrivere veri e propri “accordi commerciali ed economici” con il vicino.
All’indomani dell’elezione del neo Primo Ministro, il viaggio è stato motivo di tensione fra i due Paesi: è tradizione, infatti, che il premier nepalese vada in India come primo viaggio ufficiale; Prachanda, al contrario, aveva accettato l’invito del governo cinese alla cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici, scegliendo così la Cina come prima meta per un viaggio all’estero. La decisione aveva suscitato le proteste del governo indiano, subito rintuzzate da Prachanda che aveva definito la trasferta “un gesto cordiale” in risposta ad un invito ricevuto per un evento sportivo, senza alcuna implicazione politica. Va peraltro aggiunto che a margine della visita, il premier ha intrattenuto colloqui bilaterali con alti esponenti della leadership cinese, fra i quali lo stesso presidente Hu Jintao.
Tornando alla visita di questi giorni in India, Prachanda non dovrebbe sottoscrivere alcun trattato poiché non rientra fra i compiti istituzionali assegnati al suo governo. Un elemento che è stato sottolineato dall’ex Primo Ministro Girija Prasad Koirala, il quale ricorda che l’esecutivo guidato dall’attuale premier ed ex leader dei ribelli maoisti ha il mandato di “riscrivere la Costituzione, portare a compimento il processo di pace e rispondere alle esigenze immediate dei nepalesi”. Un giornalista nepalese di base a New Delhi parla di una visita “in tono minore” a causa degli attentati al cuore commerciale della città dello scorso fine settimana: “Nonostante le misure di sicurezza adottate – rivela Gopal Khanal – il premier Prachanda è stato ricevuto dal sottosegretario indiano al Ministero degli Interni. Una visita dal basso profilo, nella quale non verranno sottoscritti accordi di particolare importanza”. In un clima segnato da violenze, Prachanda ha voluto mandare un segnale di distensione offrendo tributi “all’apostolo indiano della pace”: il premier nepalese si è infatti recato in visita al memoriale del Mahatma Gandhi, a Raj Ghat, rendendo omaggio alla tomba.
Infine una nota di colore: a differenza degli altri premier in visita in India, Prachanda indossava abiti di tipo occidentale e non ha rilasciato alcuna dichiarazione ai media negli attimi che hanno preceduto la partenza. Essa è coincisa inoltre con lo storico carnevale indù di Indra Jatra, celebrato ieri in tutto il Nepal. Per la prima volta a presiedere i festeggiamenti vi era il presidente Rambaran Yadav, eletto dall’Assemblea Costituente lo scorso agosto in seguito al passaggio dalla monarchia alla repubblica del Nepal, avvenuta a fine maggio.