Pioggia e neve in Kashmir, elicotteri dei soccorsi costretti a terra
Entro oggi dovrebbero riprendere i voli con gli aiuti per i terremotati, interrotti ieri per il cattivo tempo. Operatori umanitari: il freddo potrebbe mietere ancora molte vittime.
Muzzafarabad (AsiaNews/Agenzie) Forte pioggia e neve ieri hanno costretto a rimanere a terra gli elicotteri, che consegnano aiuti ai milioni di sfollati del terremoto del Kashmir.
Gli operatori impegnati nei soccorsi avvertono che le gelide temperature nelle valli himalayane, dove i sopravvissuti vivono ancora in tende provvisorie, possono causare altri morti oltre gli 87 mila già uccisi dal sisma dell'8 ottobre. Il terremoto ha lasciato 3,5 milioni di persone senza tetto.
Le Nazioni Unite e l'esercito pakistano continuano a distribuire tende, vestiti e cibo ai sopravvissuti. Secondo quanto riferito, però, da un ufficiale dell'Aeronautica alla base di Chaklala ieri gli elicotteri non hanno volato a causa della scarsa visibilità. Chaklala, vicino a Islamabad, è il principale snodo per la distribuzione degli aiuti. Per oggi è previsto un miglioramento delle condizioni meteorologiche e i voli dovrebbero essere ripristinati entro fine giornata
Secondo stime Onu, 2,5 milioni di persone vivono in tende al di sotto dei 1.500 metri di altezza; tra 350 mila e 400 mila, invece, si trovano in zone più alte.
Ieri al di sopra dei 1.830 metri sono caduti 30 cm di neve. Qamar-uz Zaman Chaudhry, capo del Dipartimento di meteorologia del Pakistan, prevede ancora neve e pesante pioggia per i prossimi 2 giorni.
Farooq Nasie, un portavoce dell'esercito a Muzzaffarabad la capitale del Kashmir pakistano ha detto che ingegneri militari sono impegnati per garantire strade aperte, qualora il cattivo tempo impedisca agli elicotteri di decollare.
La porzione pakistana del Kashmir - regione contesa con l'India, che ne controlla l'altra parte - è stata quella più colpita dal terremoto dell'8 ottobre.