Pime: libertà per p. Bossi, ma anche per i suoi rapitori
In una preghiera pubblicata oggi dai missionari del Pontificio Istituto Missioni Estere nelle Filippine si chiede vera libertà per p. Bossi, ad un mese dal suo rapimento, ma anche per i suoi rapitori, intrappolati dalle catene del male. Un nuovo invito a non strumentalizzare il sequestro per motivi politici o ideologici.
Zamboanga (AsiaNews) – Vera libertà, non solo per p. Giancarlo Bossi, ma anche per i suoi rapitori “intrappolati dalle catene del male” e per tutti coloro che sono coinvolti nella vicenda: questi, infatti, “devono allontanarsi da ogni inclinazione al peccato che potrebbe giungere sotto forma di desiderio di giustizia”.
E’ il senso di una lunga preghiera pubblicata oggi dai missionari del Pontificio Istituto Missioni Estere nelle Filippine, che ad un mese dal rapimento di p. Bossi - sequestrato dalla sua parrocchia di Payao – chiedono a Dio di liberarlo insieme ai suoi rapitori ed a chi cerca di sfruttare questa vicenda per motivi politici o ideologici.
Riportiamo di seguito il testo integrale (traduzione a cura di AsiaNews):
E’ passato un mese dal rapimento di p. Giancarlo Bossi, missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere. Le sue fotografie sono state mostrate dalle televisioni e dai giornali. Vediamo sulla sua faccia le privazioni che sta subendo e siamo preoccupati per il suo stato. Naturalmente, continuiamo a pregare in maniera fervente per la sua liberazione.
Libertà! P. Giancarlo ha risposto alla chiamata del Signore, che gli ha chiesto di seguirlo nella missione di proclamare il Regno di Dio, un Regno di pace dove tutti possono godere della libertà che Dio ha donato ai suoi figli. Ora, questo suo impegno incondizionato a questa chiamata ed alla missione gli sono costati la libertà, ed egli viene tenuto prigioniero in maniera ingiusta da elementi criminali, che devono ancora rivelare le loro vere intenzioni. Dio, liberalo!
Libertà! I rapitori di p. Bossi credono forse di avere il controllo della situazione. A loro, noi diciamo: “Fratelli, non capite che quando avete programmato questa attività criminale vi siete intrappolati da soli in una spirale di violenza e peccato? Anche voi avete bisogno di libertà; dovete essere liberati dalle catene del male”. Dio, liberali!
Libertà! Abbiamo notato la tendenza di alcuni, che usano le sofferenze di p. Bossi per ambizioni politiche e/o ideologiche. Preghiamo affinché tutti coloro che si fanno coinvolgere da questa situazione siano liberi da interessi personali e manovre politiche. Dio, liberali!
Libertà! Ognuno di noi può chiedere a se stesso se siamo veramente liberi: liberi dalla paura, dall’ansia e dalle preoccupazioni; liberi dai pregiudizi e dai giudizi; liberi dal risentimento e dal desiderio di vendetta. Continuiamo a pregare per il rilascio di nostro fratello Giancarlo, ma cerchiamo di liberare anche noi stessi da ogni inclinazione al peccato che potrebbe giungere sotto forma di desiderio di giustizia. Dio, liberaci!
Libertà! Continuiamo a ringraziare dal profondo del nostro cuore tutti coloro che si uniscono a noi nella solidarietà e nella preghiera per p. Giancarlo Bossi. Possa presto essere libero di tornare al ministero della pace e della libertà che tanto ama. Dio, noi ti imploriamo, liberali. Dio, noi ti preghiamo, concedi vera libertà a tutto il tuo gregge.
I missionari del Pime nelle Filippine
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