Petrolio e gas nel viaggio del presidente turkmeno a Mosca
Mosca (AsiaNews/Agenzie) – Si è conclusa ieri la visita di due giorni in Russia del nuovo presidente turkmeno Kurbanguly Berdymukhamedov. Il presidente russo Vladimir Putin cerca di rinforzare i legami commerciali ed energetici, ma Berdymukhamedov non assume impegni.
Dopo la sua elezione a febbraio, Stati Uniti ed Unione europea hanno ripreso il tentativo di realizzare un gasdotto attraverso il Mar Caspio per portare il gas turkmeno in Azerbaigian e in Occidente, mentre la Russia vuole che il Paese continui a utilizzare solo i suoi oleodotti come ha sempre fatto. Un nuovo condotto potrebbe essere usato anche dal confinante Kazakistan, pure ricco di petrolio e gas. Mosca propone un condotto alternativo che costeggi il Mar Caspio, anziché passarvi sotto.
Putin ha sottolineato l’antica collaborazione e i “decenni di vita comune in uno Stato comune” e ha proposto di “creare un’altra via per trasportare il gas lungo il Mar Caspio”, ma Berdymuhamedov non ha preso impegni e ha solo risposto che “occorre avere l’opinione degli esperti” e che acquisiti pareri tecnici “potremo tornare a parlarne”.
Il neopresidente non ha nemmeno voluto confermare in modo pubblico l’impegno assunto nel settembre 2006 dal suo predecessore Saparmurat Niyazov di non partecipare a un nuovo oleodotto sotto il Mar Caspio. La dichiarazione finale congiunta di ieri parla in modo generico del comune desiderio di “rinforzare i reciproci legami commerciali ed economici”, senza impegni precisi. Putin “ha accettato con gratitudine” l’invito a visitare il Turkmenistan e ha detto che la cooperazione energetica tra i due Stati ha dato “ottimi risultati e offre buone prospettive future”, ma senza dare notizie precise. Maria Kolodina, portavoce dell’ambasciata turkmena a Mosca, ha detto che Putin sarà ad Ashgabat il 13 maggio e che allora verrà ripresa la questione.
Per Mosca è essenziale mantenere il controllo del gas turkmeno. La statale ditta Gazprom paga il gas turkmeno 100 dollari ogni 1000 metri cubi e lo usa per il crescente consumo russo, mentre vende in Europa - a un prezzo più che doppio - il gas estratto in Russia. Già in passato i rapporti tra i due Stati hanno avuto fasi alterne: nel settembre 2006 la Gazprom ha dovuto accettare un aumento del 50% del prezzo del gas preteso dal Turkmenistan, che in cambio si è impegnato a fornirne 60 miliardi di metri cubi nel 2007, per giungere a 60-70 nel 2008 e di più negli anni seguenti fino a 80 miliardi nel 2028. Berdymukhamedov ha detto che intende onorare l’impegno. A parte il gas, lo scambio commerciale tra i due Paesi è minimo, pari a 308 milioni di dollari nel 2006. Si ritiene che la Russia abbia utilizzato la visita per verificare nuove possibilità di commercio e di investimenti. (PB)
20/12/2022 08:58