Peshawar, autobomba al mercato: 46 morti e oltre 100 feriti
Fonti ospedaliere riferiscono che il numero delle vittime è destinato a salire, molti dei feriti sono in condizioni critiche. L’attentato è una risposta dei talebani alla probabile offensiva dell’esercito nel Sud Waziristan. Ministro degli interni promette “azioni ancora più decise” contro i fondamentalisti.
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – È di almeno 46 morti e più di 100 feriti il bilancio – ancora provvisorio – di un attacco bomba avvenuto oggi a Peshawar, a nord-ovest del Pakistan. Funzionari locali riferiscono di un veicolo imbottito di esplosivo, fatto esplodere in un’area affollata nei pressi del mercato di Khyber. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di un attentato suicida, l’ultimo di una serie di attacchi che nelle ultime settimane hanno insanguinato la regione.
Analisti internazionali spiegano che gli attentati sono una risposta alla probabile offensiva dell’esercito pakistano nel Sud Waziristan, il cuore della lotta fondamentalista del Paese. Essi stanno a indicare anche il cambiamento della strategia degli estremisti: invece di portare attacchi spettacolari contro la polizia, i militari e obiettivi occidentali – come avvenuto nel caso dell’hotel Marriot a Islamabad, poco più di un anno fa – i terroristi mirano a scatenare il panico generale con attacchi di minore intensità.
Nell’attentato di oggi il terrorista ha utilizzato meno di 50 kg di esplosivo, al quale ha unito frammento e proiettili per creare il maggior danno possibile in un’area affollata al momento dell’esplosione. Shafqat Malik, ufficiale di polizia a Peshawar, riferisce alla Bbc che il kamikaze “si è fatto saltare in aria quando il veicolo ha affiancato un bus che, in quel momento, stava attraversando il mercato”.
Fonti ospedaliere sottolineano che il numero delle vittime è destinato a crescere nelle prossime ore; molti dei feriti appaiono in condizioni critiche.
Rehman Malik, Ministro degli interni, condanna con fermezza l’attacco e conferma l’intenzione del governo di estirpare la minaccia fondamentalista. “Una cosa è chiara – sottolinea il ministro – questi assassini professionisti chiamati talebani sono da fronteggiare in maniera ancora più decisa”. Egli aggiunge che “l’incidente di oggi” imprime “un’accelerazione” all’ipotesi di una operazione nel Sud Waziristan contro i talebani; una operazione militare di vasta portata da sferrare prima dell’inverno.
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