Pescatori indiani distruggono l’ecosistema. Jaffna chiede l’intervento di New Delhi
Soosai Anandan, professore all’università di Jaffna e attivista per i diritti dei pescatori, dichiara che a causa della violazione dei pescatori indiani, lo Sri Lanka sta perdendo il 50% della produzione, circa 500 milioni di rupie ogni anno. E ribadisce che “le regolamentazioni necessarie esistono, ma non vengono applicate. Deve esserci uno sforzo congiunto da parte dei dipartimenti che monitorano la pesca di entrambi i Paesi”.
“Siamo un Paese che ha attraversato 30 anni di guerra, soffrendo in maniera terribile. Molte persone sono rimaste mutilate nel corpo e non possono praticare la pesca a strascico. Per questo chiediamo ai pescatori indiani di non venire nelle nostre acque a distruggere le nostre risorse nazionali e di lasciarci pescare in pace”, ha dichiarato Francis Joseph, un pescatore del distretto di Kilinochchi.
La Nafso gioca un ruolo attivo sin dal 2003 per risolvere i problemi dei pescatori srilankesi. L’associazione afferma che dovrebbe esserci una negoziazione a livello statale da parte di entrambi i Paesi, per risolvere tale questione in maniera appropriata e definitiva. Secondo l’Alliance, nei distretti settentrionali di Jaffna, Mannar e Kilinochchi vivono 120mila pescatori, almeno 30mila famiglie.
21/01/2019 12:34