Pescatore rapito torna a casa dopo 31 anni
Seoul (AsiaNews) – Nella pluridecennale guerra fredda fr le due Coree, una storia a lieto fine è quella di Choi Uk-il, un pescatore sud coreano, rapito 31 anni fa da funzionari della Corea del Nord, che un mese fa è riuscito a fuggire in Cina e ieri è tornato a Seoul.
“Grazie per avermi fatto tornare. Sono felice”, ha detto con le lacrime agli occhi Choi Uk-il, 67 anni, all’aeroporto internazionale di Incheon (Seoul), sventolando la bandiera nazionale davanti alla folla che lo ha accolto insieme alla moglie e ai suoi tre figli.
Racconta che era difficile vivere nel Nord “per la continua sorveglianza”. Ma è riuscito a attraversare il confine e a fuggire in Cina la notte del 25 dicembre, grazie all’aiuto di un gruppo sudcoreano che aiuta i rapiti. E’ poi stato nascosto nella città di Yenji.
Il ministro sud coreano per gli Affari esteri e il commercio ha detto che Choi si è poi rifugiato il 5 gennaio presso il Consolato generale di Seoul a Shenyang, nella Cina nord orientale. Il vice ministro agli Esteri Cho Jung-pyo ha spiegato che il governo è dovuto intervenire per consentire il ritorno di Choi. “Abbiamo chiesto a Pechino di collaborare, dopo avere spiegato la differenza tra Choi e i nord coreani che si rifugiano in Cina”, ha detto senza dare altri dettagli.
Pechino ha un trattato con
Choi è stato rapito nell’agosto 1975, insieme con altri 32 pescatori nel Mar Cinese Orientale, da una nave nordcoreana che ha abbordato la loro imbarcazione. Di loro solo un altro, Ko Myong-sop, è riuscito a tornare a casa nel 2005, all’età di 63 anni. Pyongyang usa i sudcoreani per addestrare le sue spie circa la vita nel Sud.
Il ministro sud coreano per l’Unificazione dice che il Nord ha rapito 485 sudcoreani dopo la fine della Guerra Coreana del 1950-53. Pyongyang trattiene anche almeno 548 soldati sudcoreani fatti prigionieri durante
Seoul vuole mantenere rapporti amichevoli e sviluppare accordi economici con il Nord e ha tenuto una politica di basso profilo con riguardo ai sudcoreani trattenuti, per non irritare Pyongyang.