Pericolo inondazioni dal Tibet: evacuate 3mila persone e chiuse centrali idroelettriche
Calcutta (AsiaNews/Reuters) Circa 3mila persone sono state evacuate da più di 300 villaggi nello Stato indiano dell' Himachal Pradesh, a nord di New Delhi, per la minaccia del possibile straripamento di un lago in Tibet. Secondo Pechino, che ha fatto scattare l'allarme attraverso canali diplomatici, il lago artificiale, "potrebbe straripare e causare gravi inondazioni oltre confine". L'esercito indiano e la polizia di frontiera, hanno dichiarato lo stato d'allarme e sono già in corso esercitazioni per fronteggiare l'emergenza.
A fine luglio in Tibet, in seguito a una frana che ha ostruito il corso del fiume Pareechu, tributario del Sutlej, si è formato un lago, il cui livello cresce a causa delle piogge monsoniche. "Nella peggiore delle ipotesi, se il lago straripasse, le acque del Sutlej potrebbero arrivare ad una velocità di 40, 50 km/h e il livello salirebbe oltre i 15 metri", ha detto H. K. Sharma, direttore del Nathpa Jhakri [progetto, finanziato dalla World Bank, per lo sviluppo della produzione di energia idroelettrica, ndr] . "Nel caso si verifichi quest'ipotesi, la topografia delle zone circostanti cambierebbe. Interi villaggi sarebbero sommersi".
A rischio anche tre centrali idroelettriche. Una di esse, che rifornisce circa un terzo dell'India settentrionale, ha già interrotto in modo parziale la produzione. "Abbiamo consigliato alla popolazione di spostarsi in zone più elevate", ha detto il ministro del Himachal Pradesh, Virbhadra Singh.
India e Cina stanno collaborando per trovare una soluzione alla crisi del fiume Pareechu. Pechino ha escluso la possibilità di far esplodere strisce di terra per permettere al corso del fiume di defluire gradualmente. Da parte sua, lo Stato indiano è in attesa del permesso dalla Cina per inviare un un gruppo di esperti a monitorare le condizioni del lago e fare un rapporto sulle reali minacce.
Dal satellite risulta che il lago è lungo circa 38 km, largo 804 metri e profondo 30. L'altopiano del Tibet, il più grande bacino idrografico dell'Asia, è minacciato anche da un pericolo di diversa portata e natura rispetto alle inondazioni. I ghiacciai dell'Himalaya, le cui acque alimentano sette dei grandi fiumi dell'Asia ( il Gange, l'Indo, il Brahmaputra, il Salween, il Mekong, lo Yangtze e lo Huang He) e circa due miliardi di persone, si stanno prosciugando. La conseguente perdita di acqua ridurrebbe la portata del Gange di due terzi nei mesi estivi, causando diminuzioni nella disponibilità d'acqua per 500 milioni di persone e per il 37% delle terre irrigate indiane. (MA)
30/09/2021 12:17