Per molti Paesi arabi e l’Iran comincia oggi il Ramadan
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) – Quest’oggi per la maggioranza dei Paesi arabi e per l’Iran inizia il mese del Ramadan, dedicato al digiuno e alla carità. Le autorità religiose dell’Arabia saudita e quelle dell’Iran hanno fissato la data a partire da osservazioni astronomiche. Il mese sacro, che costituisce uno dei cinque pilastri dell’islam, inizia oggi anche in Egitto, Giordania, Kuwait, Emirati arabi, Qatar, Bahrain, Siria, Yemen, Tunisia, Algeria, Sudan, Territori palestinesi e altri Paesi asitici come l'Indonesia e la Malaysia. In Libia, invece, la data d’inizio è ieri, come anche per gli sciiti del Libano.
Durante questo mese i musulmani devono astenersi dal mangiare, bere, fumare, avere rapporti sessuali dall’alba al tramonto del sole.
Il re saudita Abdallah, custode dei luoghi santi più importanti dell’islam, ha diramato ieri sera un messaggio chiedendo a tutti i musulmani di assorbire in questo mese le qualità di misericordia, tolleranza, generosità e seguire le orme del profeta Maometto. “Dobbiamo - ha detto – impegnarci per attizzare lo spirito di fraternità e migliorare i sentimenti di compassione, misericordia e generosità, cercando la ricompensa da Dio”.
Durante il mese di Ramadan centinaia di migliaia di fedeli islamici si recano alla Mecca per compiere il “piccolo pellegrinaggio” dell’Omre (diverso dall’Hajj, il grande pellegrinaggio, che quest’anno si compie in novembre). Quest’anno si teme in una diminuzione delle presenze a causa dell’epidemia di influenza suina. Diversi Paesi, fra cui l’Iran, l’Egitto e i musulmani francesi hanno sconsigliato di recarsi alla Mecca.
In compenso, alla Mecca quest’anno sono aumentati in modo spropositato i medicanti, approfittando dell’esortazione ad essere generosi durante il mese di Ramadan. Durante questo mese sacro molti anziani entrano nel Paese per mendicare. Ma per molti l’elemosina è divenuto un sistema sottomesso ai racket. Il cap. Eqab Al-Rubaie, direttore delle operazioni nel dipartimento passaporti alla Mecca ha dichiarato che finora sono stati arrestati 677 mendicanti di diverse nazionalità. Ma l’arresto più massiccio è avvenuto nella provincia di Asir, nel sud dell’Arabia, dove il numero degli arresti è di oltre 23 mila, in maggioranza yemeniti.
Uno studio universitario ha mostrato che in un anno arrivano in Arabia saudita almeno 100 mila bambini mendicanti. La maggioranza di essi proviene dallo Yemen, e poi da diversi Paesi asiatici e africani.