Per la prima volta Pechino permette a dei nordcoreani di espatriare verso gli Usa
Pechino (AsiaNews/Agenzie) Il governo cinese ha permesso per la prima volta a dei rifugiati nordcoreani di cercare asilo negli Stati Uniti: la mossa viene letta dagli analisti politici come un segnale dell'insoddisfazione di Pechino nei confronti di Pyongyang per i test missilistici compiuti due settimane fa.
I tre rifugiati i nomi non sono stati resi noti sono partiti per gli Usa sabato 22 luglio, dopo essere riusciti ad entrare nel consolato americano nella città nord-orientale di Shenyang lo scorso maggio. Pechino aveva permesso in passato di lasciare il suo territorio per una terza nazione di solito la Corea del Sud solo ad esuli di alto livello provenienti dal regime guidato da Kim Jong-il.
Secondo il professor Joseph Cheng Yu-shek, docente di scienze politiche all'Università di Hong Kong, la decisione è "un altro modo con cui il governo cinese vuole dimostrare il suo desiderio di continuare ad esercitare pressione sulla Corea del Nord per farla tornare al tavolo dei colloqui a sei sul disarmo nucleare. Ci potrebbero anche essere ritardi nell'invio di aiuti umanitari ed energetici a Pyongyang".
La notizia di oggi si affianca alla conferma del congelamento dei conti nordcoreani da parte della Banca di Cina, filiale di Macao, anticipata dalla stampa sudcoreano: questa mossa, tuttavia, sarebbe precedente ai missili del 4 luglio e quindi correlata solo alle pressioni internazionali per far tornare Pyongyang al tavolo dei colloqui.