Per i palestinesi, la sospensione degli aiuti di Usa e Ue farà crescere la violenza
Un sondaggio evidenzia la convinzione dei palestinesi che la decisione di Israele di sospendere i rapporti con Hamas rafforzerà il partito islamico. Atteso un peggioramento della situazione economica.
Gerusalemme (AsiaNews) - La sospensione degli aiuti ai palestinesi da parte di Europa e Usa farà crescere la violenza nella regione. Ne è convinta una netta maggioranza (59,8%) dei palestinesi. Ancora di più (il 79,8%) coloro che sono preoccupati per il futuro della loro famiglia e coloro (73,9%) che chiedono ad Europa ed Usa di tornare sulla loro decisione. Anche perché una chiara maggioranza (il 58,7%) ritiene che i Paesi arabi non sono in grado di rimpiazzare l'aiuto economico e finanziario sospeso dai Paesi donatori.
Sono alcuni dei risultati, resi noti oggi e inviati ad AsiaNews, di un'indagine condotta dal Palestinian Center for Public Opinion (PCPO), un centro indipendente che dal 1994 studia l'opinione pubblica palestinese, diretto da Nabil Kukali, cristiano, che è anche professore alla Hebron University, in Cisgiordania.
Se, dunque, quasi il 60% degli intervistati ritiene che la sospensione degli aiuti farà aumentare la violenza, solo il 20,8% dei palestinesi ritiene che la decisione di sospendere gli aiuti al governo di Hamas potrà "disincentivare" la violenza, mentre un altro 19,1% è convinto che la decisione "non avrà assolutamente alcun effetto". Meno netta la distanza tra la maggioranza (50,2%) degli intervistati che si dice convinta che la decisione di Israele ha rafforzato le posizioni di Hamas, e la solida minoranza (47,7%) di parere opposto.
Quanto alle conseguenze della sospensione degli aiuti, effetti negativi sono attesi sulle opportunità di lavoro (al primo posto per il 30,2 degli intervistati), sul reddito familiare (20,0%), la disponibilità di cibo (19,0%), l'educazione (13,8%), i servizi sanitari (9,3%), la crescita dei bambini (7,3%).
Gli intervistati sono per lo più (62,5%) convinti che le risoluzioni delle Nazioni Unite che pongono restrizioni nei rapporti con il governo palestinese sono in contraddizione con le norme internazionali. Ma alla domanda "cosa i palestinesi debbono fare" di fronte alle decisioni del governo israeliano di sospendere tutti i rapporti con l'Autorità palestinese e di Ue e Usa di sospendere gli aiuti, il 46,7% risponde "formare un governo di unità nazionale", il 17,9% chiede le dimissioni del presidente Abbas, un 16,7% quelle del governo, seguite da nuove elezioni e un altro 17,9% di "sciogliere finalmente l'Autorità palestinese".