Per frenare l’inflazione New Delhi punta sull’agricoltura
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – L’India ha annunciato oggi il budget annuale con una previsione di crescita dell’8,5% per l’anno fiscale in corso (che finisce a marzo) e del 9% per il 2011/12. Ma il problema resta la rapida inflazione, che a gennaio è stata dell’8,4% ma il ministro delle Finanze Pranab Mukherjee prevede che “dovrebbe diminuire nell’anno”.
L’attuale inflazione è persino superiore alla crescita economica. La crescita dei prezzi alimentari del 17% “causa preoccupazione” secondo il ministro, anche perché colpisce in modo diretto le fasce di reddito inferiori e i molti milioni di poveri del Paese.
Il governo ha annunciato tagli alle imposte sui redditi e maggiori sussidi statali per gli alimenti, come pure più fondi per l’istruzione e la sanità, con un incremento del 17% dei fondi per spese sociali. Ma ci saranno soprattutto investimenti nell’agricoltura. Previsti pure finanziamenti agevolati agli agricoltori con interesse del 3%. Il governo conta di aumentare la produttività agricola e favorire la distribuzione dei prodotti, così da ridurre l’aumento dei prezzi anzitutto di frutta e verdura, alimenti base per il Paese. La Banca Mondiale stima che circa i tre quarti degli 1,2 miliardi di abitanti vivano con meno di 2 dollari al giorno, per cui i recenti aumenti di prezzo di zucchero e cipolle hanno avuto grande peso.
New Delhi vuole combattere la povertà dei milioni di persone che non hanno abbastanza da mangiare e frenare il degrado e l’inquinamento delle terre causato dallo sviluppo industriale.
Il progetto di budget ha suscitato la critica che il governo non appare più puntare sullo sviluppo della classe media, come negli anni scorsi, ma soprattutto sulle aree rurali. Negli ultimi anni, invece, la politica economica ha molto favorito i consumi e lo sviluppo dei ceti intermedi e urbani, mentre si è verificata una diminuzione dei redditi per la popolazione rurale con conseguente abbandono delle campagne.
Esperti commentano che il governo deve tuttavia anzitutto recuperare la fiducia pubblica dopo i gravi scandali per corruzione che hanno colpito alti funzionari. Lo scorso 23 febbraio decine di migliaia di persone hanno dimostrato a New Delhi per gli aumenti dei prezzi degli alimenti e contro la corruzione.
L’India ha anche il problema di finanziare le molte infrastrutture necessarie per lo sviluppo e proseguire la politica di sussidi senza aggravare il debito pubblico. Pranab Mukherjee ha detto che il deficit di bilancio è sceso per questo 2010/11 al 5,1% del Prodotto interno lordo rispetto al 6% precedente, ma prevede di portarlo al 4,6% per il prossimo anno. Il Fondo monetario internazionale stima che il deficit nazionale, comprensivo delle finanze dei singoli Stati, potrebbe essere nel 2011 intorno all’8,5% del Pil.
Ora si attende di conoscere meglio le esatte misure prese dal governo e verificarne gli esiti. Nel 2011 in India sono previste elezioni in 5 Stati, che saranno una seria verifica per la tenuta del governo.