Per due isolette si rialza la tensione tra Tokyo e Seoul
Seoul (AsiaNews) – E’ tornata ad infiammarsi la disputa tra Giappone e Corea del Sud per la sovranità delle isolette che a Seoul chiamano Dokdo ed a Tokyo Takeshima. Le isolette (di 0,39 chilometri quadrati in totale), sono equidistanti dalle coste dei due Paesi che ne reclamano la sovranità. Ad interessare, più che l’amenità dei luoghi, la zona sottomarina ad esse circostante, che potrebbe contenere riserve di idrocarburi.
La contestazione tra i due governi va avanti da più di 40 anni. Nel 1965, durante le trattative per la normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi, il problema della loro appartenenza era stato aggiornato e i colloqui condotti dal 1996 per stabilire i rispettivi confini marittimi sono stati interrotti nel 2000. Attualmente le isole sono “abitate” da una cinquantina di agenti coreani.
A ridare nuovo fuoco alle polveri è stata la decisione giapponese di includere la rivendicazione territoriale nelle direttive per gli insegnanti, alla quale ha fatto seguito il rifiuto di Seoul di esaminare la questione della sovranità sulle isole nell’ambito dell’appena conclusa sessione dell’Asean a Singapore.
Quanto alla sovranità sulle due isolette, secondo il professore Mark Selden della Cornell University “i dati degli archivi storici danno ragione alla Corea. Essa può rivendicarne il possesso fino dal tempo della dinastia Silla (sec. VIII)”. La diplomazia giapponese tenta di annullare l'argomento storico presentando un documento secondo cui il regno di Corea avrebbe ceduto le due isolette al Giappone nel 1905. Argomento sibillino. È vero che l'annessione della penisola al Giappone è avvenuta nel 1910, ma nei primi anni del secolo XX il governo imperialista nipponico aveva già tolto al regno di Corea ogni potere nel settore della politica estera.