Per calmare le acque, Pyongyang silura il ministro delle Forze armate
Seoul (AsiaNews) - Il giovane dittatore della Corea del Nord ha silurato il ministro delle Forze Armate, considerato un "falco", per fare posto a un comandante di campo fino a ora quasi del tutto sconosciuto. La mossa, dicono diversi analisti del Sud, mira a chiudere il mese di provocazioni militari portate avanti contro Seoul e Washington. Ne dà notizia questa mattina la Kcna, agenzia di stampa ufficiale del regime.
Kim Jong-un, erede del defunto "caro leader" Kim Jong-il, ha nominato questa mattina Jang Jong-nam al ruolo di ministro delle Forze armate del popolo. Il nuovo capo dell'esercito ha circa 50 anni ed è stato "incoronato" durante la Festa del canto e del ballo, appuntamento tradizionale delle Forze interne di sicurezza della Corea del Nord. Alla festa, insieme al dittatore, c'era anche la moglie Ri Sol-ju.
Il ministero delle Forze Armate del Popolo dipende dalla Commissione nazionale per la Difesa, il massimo organismo che regola l'intera vita militare del Paese. In Corea del Nord l'esercito è fondamentale: i soldati sono circa 2,3 milioni - il più esteso contingente in relazione alla popolazione di tutto il mondo - e secondo la dottrina stalinista Juche (ideata dal padre della patria Kim Il-sung) l'autarchia militare è la chiave della sopravvivenza nazionale.
Jang prende il posto di Kim Kyok-sik, considerato un interventista e un falco. Secondo diversi analisti è stato lui a compiere l'attacco all'isoletta sudcoreana Yeonpyeong (Mar Giallo) nel novembre 2010 e sempre lui avrebbe ordinato l'affondamento della Cheonan, la corvetta di Seoul attaccata nell'aprile dello stesso anno. Nel corso di quell'attacco persero la vita 46 marinai del Sud.
Un analista di Seoul spiega: "Jang è considerato un membro della fazione 'giovane' dell'esercito del Nord, e la sua nomina potrebbe essere un segnale. La leader di Pyongyang vuole svecchiare i propri ranghi non solo politici ma anche militari. Inoltre, questo cambiamento potrebbe essere stato deciso per calmare la situazione internazionale: al posto di un intransigente, un giovane".
La nomina potrebbe chiudere la crisi internazionale aperta lo scorso marzo da Pyongyang, che ha prima riacceso i propri reattori nucleari e poi spostato alcuni missili a lunga gittata sulla costa orientale del Paese, da dove avrebbero potuto attaccare Corea del Sud, Giappone e persino le basi Usa nel Pacifico. Nonostante la retorica e le minacce, la situazione è scemata senza bisogno di intervento militare.
27/02/2017 08:58
24/02/2017 08:40