08/07/2004, 00.00
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Pechino: siamo di fronte a una nuova epidemia di influenza aviaria

Scienziati  affermano che il virus è ormai endemico nel pollame asiatico

Pechino (AsiaNews /Agenzie) – Oggi la Cina ha avvertito che siamo di fronte a una nuova imprevista  ondata di influenza aviaria. Nello stesso tempo, alcuni ricercatori hanno definito il virus "una minaccia pandemica a lungo termine".

Ieri la Cina aveva annunciate un caso "isolato" di influenza aviaria in una fattoria dell'Anhui. Oggi il China Daily, citando  Zhang Zhongqiu, un rappresentante del ministero dell'agricoltura, afferma che è possibile che scoppino nuovi focolai  del virus. La preoccupazione è accresciuta dall'ipotesi che il virus è portato in altre parti del paese attraverso gli uccelli migratori.

Intanto le autorità sanitarie sono impegnate a bloccare con ogni mezzo il focolaio scoppiato in una  fattoria a Chaohu (Anhui). Più di 22 mila polli sono stati uccisi nell'area di 3 km di raggio dalla fattoria; nell'area di 10 km di raggio è stata sospesa ogni vendita di pollame ed è proibito entrare nell'area infetta.

Almeno 100 impiegati, con 2 mila chili di disinfettante, stanno vaccinando il pollame della zona contro i possibili attacchi del virus H5N1.

Nei giorni scorsi anche la Thailandia e il Vietnam hanno confermato la presenza di morti sospette nel pollame. Secondo alcuni ricercatori cinesi la possibilità di debellare il virus è molto scarsa.

In uno studio pubblicato oggi sul settimanale scientifico Nature, essi affermano che il virus è fermamente installato negli allevamenti di oche e di polli della Cina e di altre nazioni.

"Il virus H5N1 è ormai endemico nel pollame asiatico – dicono gli scienziati – e si è guadagnato un posto nell'eco-sistema tanto da essere una minaccia pandemia a lungo termine per gli esseri umani".

Fino ad oggi il virus si può trasmettere dagli animali all'uomo, con conseguenze spesso fatali. Finora, però non è documentata una trasmissione da uomo a uomo. Ma la vicinanza del pollame (fowls) ai maiali e agli umani rende questa probabilità sempre più vicina. I maiali sono una minaccia seria: essi hanno la capacità di ospitare virus aviari e umani e possono divenire lo strumento per la mescolanza dei virus.

Lo studio pubblicato su Nature era guidato dal prof. Guan Yi dell' università di Hong Kong e dalla Scuola Universitaria medica di Shantou (Cina).

Lo scorso inverno un'epidemia di influenza aviaria ha interessato 10 nazioni, fra cui la Cina. Il virus ha causato la morte di almeno 24 persone in Vietnam e in Thailandia. Per bloccare la diffusione della malattia, sono stati uccisi e bruciati milioni di galline e di anatre.

Pechino ha affermato che nell'epidemia dello scorso inverno in Cina non vi è stato nessuna infezione sull'uomo. Ma molti osservatori ed esperti dubitano.

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