28/10/2006, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Pechino nega l'appello a Ching Cheong, giornalista condannato senza prove

Secondo un esperto di diritto cinese, dopo questa decisione non vi è alcuna possibilità che Ching venga rilasciato. Sottili speranze per una riduzione di pena.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Una corte di giustizia della capitale cinese ha negato l'appello a Ching Cheong, giornalista di Hong Kong in carcere con l'accusa di "spionaggio" a favore di Taiwan. Secondo un esperto di diritto cinese, è molto probabile che rimarrà in vigore la condanna a 5 anni di prigione emessa da una corte cinese, che lo ha condannato senza prove.

Mary Lau Man-yee, moglie di Ching, ha commentato: "Siamo molto dispiaciuti per questa decisione. Alla nostra domanda, la giustizia cinese ha presentato un orecchio sordo.

Secondo il giurista Ong Yew-kim, "la decisione della corte di non permettere l'appello significa che i giudici si ritengono soddisfatti delle conclusioni del primo verdetto. Forse vi è la possibilità di una riduzione di pena, ma il verdetto di colpevolezza rimarrà inalterato".

Ching, capo corrispondente per la Cina del giornale di Singapore The Strait Times, è agli arresti dall'aprile del 2005. Secondo i media cinesi, il giornalista avrebbe confessato di aver venduto informazioni militari a Taiwan e di aver messo in piedi una rete di spionaggio per "vendere segreti di Stato" a potenze straniere.

Per gli avvocati del giornalista, la condanna "è sbagliata, perché emessa senza prove" mentre Taipei ha più volte definito l'accusa infondata ed ha dato garanzie inequivocabili sull'innocenza del cronista.

In Cina la maggioranza delle informazioni sulla vita della nazione sono considerate "segreto di Stato" e la loro rivelazione attraverso i media viene bollato come "un attentato alla sicurezza" dello stesso. Attualmente nel Paese almeno 42 giornalisti sono detenuti per questo.

Personalità della dissidenza hanno rivelato ad AsiaNews che le ragioni vere dell'arresto di Ching Cheong sono da legare alla sua ricerca su Zhao Ziyang, segretario del Partito ai tempi delle rivolte pro-democrazia, e sul massacro di Tiananmen nell'89. Il governo continua a giustificare il massacro come un male "minore" che ha garantito stabilità e ordine al Paese, portandolo al successo economico.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Cina: 5 anni di carcere per Ching Cheong "colpevole di spionaggio"
31/08/2006
Liberato Ching Cheong, giornalista condannato senza prove
05/02/2008
L'Alta Corte di Pechino rigetta l'appello Cheong: confermati 5 anni di carcere
24/11/2006
La moglie del giornalista di Hong Kong prigioniero in Cina combatterà per l'appello
04/09/2006
Pechino: domani il verdetto finale per Ching Cheong, giornalista arrestato senza prove
23/11/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”