Pechino manterrà le limitazioni sul mercato immobiliare
Nonostante il timore che possa scoppiare presto la bolla speculativa nel settore, il vice premier cinese annuncia: “Le misure resteranno. Servono a garantire uno sviluppo salutare dell’economia”.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Il settore immobiliare continua a tenere sul filo del rasoio i mercati asiatici ma, nonostante i timori di uno scoppio della bolla speculativa che lo ha accompagnato, il governo non ha intenzione di intervenire. Lo ha dichiarato questa mattina il vice premier cinese Li Keqiang, secondo cui “la Cina manterrà le restrizioni vigenti nel mercato”.
I prezzi e le vendite degli immobili sono in caduta libera da tempo a causa delle restrizioni imposte alla concessione di prestiti e mutui: gli analisti temono che il mercato intero possa presto collassare, mandando all’aria tutto l’indotto connesso.
Eppure, secondo Li, “il mercato è in un momento chiave. Le restrizioni sono necessarie per mantenere uno sviluppo salutare del settore. Dobbiamo mantenerle ed evitare che i prezzi degli immobili crescano troppo”. Lo scorso anno Pechino ha imposto delle misure che limitano l’accesso al mercato: in alcune città non si possono comprare due case, mentre sono salite le tasse sugli immobili.
Tutto questo cozza con l’immissione selvaggia di capitali ordinata dal governo agli inizi del decennio: queste iniezioni di liquidità - che miravano a mantenere stabili le banche cinesi in vista delle crisi economiche e finanziarie globali - hanno impennato il numero dei mutui concessi aumentando la costruzione di immobili. Che ora, però, si ritrovano vuoti.
I prezzi e le vendite degli immobili sono in caduta libera da tempo a causa delle restrizioni imposte alla concessione di prestiti e mutui: gli analisti temono che il mercato intero possa presto collassare, mandando all’aria tutto l’indotto connesso.
Eppure, secondo Li, “il mercato è in un momento chiave. Le restrizioni sono necessarie per mantenere uno sviluppo salutare del settore. Dobbiamo mantenerle ed evitare che i prezzi degli immobili crescano troppo”. Lo scorso anno Pechino ha imposto delle misure che limitano l’accesso al mercato: in alcune città non si possono comprare due case, mentre sono salite le tasse sugli immobili.
Tutto questo cozza con l’immissione selvaggia di capitali ordinata dal governo agli inizi del decennio: queste iniezioni di liquidità - che miravano a mantenere stabili le banche cinesi in vista delle crisi economiche e finanziarie globali - hanno impennato il numero dei mutui concessi aumentando la costruzione di immobili. Che ora, però, si ritrovano vuoti.
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