Pechino invita Tokyo a riaprire i negoziati sulle isole contese
Il ministro cinese degli Esteri, in visita ufficiale, chiede al premier Abe di fissare per marzo la riapertura dei trattati sulle isole contese del Mare cinese orientale, ricche di giacimenti di petrolio e gas.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Il ministro cinese degli Esteri ha offerto ieri al Giappone di riaprire i negoziati sulle isole contese dai 2 governi, una mossa necessaria per migliorare le relazioni reciproche. Lo confermano alcuni rappresentanti del governo nipponico.
Li Zhaoxing, rappresentante di Pechino in visita ufficiale a Tokyo, ha detto al premier Shinzo Abe che la Cina “spera di riprendere i colloqui ufficiali già dal prossimo mese: lo scopo è quello di condividere i depositi di gas e petrolio che si trovano nel Mare cinese orientale”.
Le isole Diaoyu - Senkaku in giapponese - sono da tempo al centro di una contesa territoriale fra Tokyo, Pechino e Taiwan. Il Giappone ha deciso, il 13 aprile 2005, di autorizzare alcune imprese private ad esplorare il fondo marino intorno alle isole alla ricerca di giacimenti di gas naturale. La Cina ha definito la decisione "una grave provocazione" ed ha ammonito Tokyo che continuare a rivendicare la sovranità su queste isole provocherà un "forte deterioramento" delle relazioni fra i 2 Paesi, ai primi posti nella classifica mondiale degli importatori di energia, si sono interrotti lo scorso luglio.
Proprio all’inizio di febbraio, il Giappone ha protestato contro l’ingresso di una nave cinese nell’area contesa.
Li ha sottolineato che la Cina “desidera un confronto paziente e serio sulla questione, che potrebbe partire già da marzo”. Abe ha risposto dicendo che le cose si pianificheranno “al più presto”, ma non ha parlato di date precise.
La visita del ministro degli Esteri cinese prepara la strada a quella del premier Wen Jiabao, che dovrebbe recarsi quanto prima nel Paese del Sol Levante. Se confermato, questo viaggio rappresenta il primo ingresso di un leader cinese in Giappone dal 2000.
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