Pechino in pressing sull’Europa: non andate al Nobel per Liu Xiaobo
Oslo (AsiaNews/Agenzie) – La Cina sta facendo pressione sui governi europei affinché non siano presenti alla cerimonia di consegna del premio Nobel all’attivista per i diritti umani Liu Xiaobo e di non fare dichiarazioni in suo appoggio. Secondo fonti diplomatiche, l’ambasciata cinese a Oslo ha inviato lettere ufficiali alle ambasciate accreditate nella capitale norvegese chiedendo di non partecipare alla cerimonia del 10 dicembre.
Nella lettera la Cina ribadisce la sua posizione, secondo cui Liu è un criminale, per la sua attività a favore dei diritti umani, e considera l’attribuzione del Nobel un’ingerenza negli affari interni. La lettera chiede che le ambasciate non facciano dichiarazioni pubbliche in favore di Liu nel giorno della cerimonia. Liu sta scontando una pena di 11 anni a causa della sua partecipazione a “Carta 08”, un appello a riforme politiche radicali in Cina. Sua moglie è agli arresti domiciliari da ottobre, quando è stata annunciata la scelta del Comitato per il Nobel.
A Pechino nelle ultime due settimane diplomatici di parecchi Paesi sono stati invitati a incontri con funzionari cinesi, che hanno fatto richieste analoghe a quelle contenute nella lettera inviata alle ambasciate accreditate nellacapitale norvegese. “Siamo stati contatti discretamente – ha detto una fonte diplomatica – invitati a piccole riunioni e hanno fatto passare il messaggio in questo modo”. L’esistenza della lettera è stata confermata da varie fonti indipendenti. La richiesta giunge in un momento delicato, in cui parecchie nazioni europee stanno dialogando con la Cina sul terreno economico. Hu Jintao è a Parigi questa settimana, e secondo alcune fonti è in ballo un accordo per la vendita a Pechino di Airbus. Il leader britannico Cameron sta per visitare Pechino nella speranza di rinforzare i legami economici con la Cina.
14/02/2014
14/05/2018 10:50