26/04/2004, 00.00
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Pechino esclude la democrazia piena per la popolazione di Hong Kong

Hong Kong (AsiaNews) – Il Comitato Permanente dell'Assemblea Nazionale del Popolo (il Parlamento cinese) ha decretato oggi che il territorio non avrà le elezioni dirette del governatore e il suffragio universale per il 2007 e il 2008, distruggendo ogni speranza che Hong Kong si muova verso la piena democrazia.

Il Comitato Permanente dell'Anp non ha escluso cambiamenti nei metodi elettorali, ma tali cambiamenti saranno "graduali".

Da quasi 2 anni la popolazione di Hong Kong domandava le elezioni dirette del capo del governo e il suffragio universale nelle elezioni del Legco (il parlamento di Hong Kong). Tale richiesta era motivata dal fallimento della politica di Tung Chee-hwa, l'attuale governatore, e dalla assoluta influenza di Pechino nelle questioni di Hong Kong.

Circa l'80% della popolazione del territorio sostiene i cambiamenti elettorali. Tsang Hin-chi, delegato di Hong Kong all'Anp, ha detto che il Comitato Permanente è stato "unanime" nell'approvare la decisione e che così facendo "ha ascoltato l'opinione pubblica di Hong Kong".

Fred Li, parlamentare di Hong Kong ha invece detto che in questo modo "Pechino detta la politica in Hong Kong", tradendo la promessa di dare al territorio "una ampia autonomia".

Secondo la mini-costituzione di Hong Kong, la Basic Law, entro il 2007 e il 2008, il territorio avrebbe potuto avere piena democrazia. Attualmente il governatore è indicato e scelto da Pechino, mentre la popolazione può eleggere in modo diretto solo 30 dei 60 parlamentari. Gli altri 30 sono scelti come rappresentanti di gruppi e corporazioni amiche di Pechino (banche, turismo, imprenditori,…).

Alcune settimane fa il Comitato Permanente ha decretato che ogni interpretazione sulla Basic Law è nelle mani della Cina. Il governatore Tung, da parte sua aveva dettato 9 criteri per le elezioni in Hong Kong. In essi sottolineava che Pechino avrebbe avuto l'ultima parola su ogni cambiamento di metodo elettorale.

La popolazione di Hong Kong giudica Tung Chee.-hwa troppo succube verso la Cina e per nulla preoccupato degli interessi di Hong Kong. Tale insoddisfazione si è manifestata anche pubblicamente. Il 1 luglio 2003 vi è stata una grande manifestazione di oltre 500 mila persone a favore della democrazia; a Pasqua vi è stata una manifestazione di più di 20 mila.

Pechino teme che il veto della democrazia si diffonda anche nel territorio cinese.

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