Pechino e Tokyo insieme per la ripresa economica mondiale
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Cina e Giappone lavoreranno insieme per favorire la ripresa dell’economia mondiale e chiedono che si giunga presto alla piena liberalizzazione del commercio mondiale. Lo hanno dichiarato ieri a Tokyo il vicepremier cinese Wang Qishan e il ministro giapponese degli Esteri Hirofumi Nakasone, riunitisi per discutere temi economici.
Nakasone ha dichiarato che “entrambi i Paesi concordano nel dare adempimento in modo rapido e solido a quanto è stato deciso al summit di Londra per ottenere un rapido recupero nell’economia mondiale”.
A Londra ad aprile si sono riuniti i 20 Paesi con le maggiori economie (i G20) che hanno deciso di dare 1000 miliardi di dollari al Fondo monetario internazionale e ad altri organismi internazionali per aiutare i Paesi poveri in difficoltà. Essi hanno anche deciso di realizzare un maggior controllo sul sistema finanziario globale.
Identiche le conclusioni di Wang, che pure si è richiamato alla necessità della collaborazione tra gli Stati per superare la crisi globale.
Tokyo e Pechino (rispettivamente la seconda e la terza maggior economia) vogliono anche che si giunga presto ad una piena liberalizzazione del commercio riprendendo il cosiddetto Dialogo di Doha, cosa che ritengono favorirà la ripresa dell’economia mondiale. I due Paesi, quali grandi esportatori, hanno timore che nell’attuale crisi gli Stati Uniti e altri Paesi prendano misure protezionistiche, penalizzando le ditte estere per tutelare le imprese interne.
E’ il secondo incontro economico ai massimi livelli tra i due governi, dopo quello di Pechino nel dicembre 2007. Dopo decenni di rapporti freddi, i due Stati vogliono sviluppare la cooperazione in vari campi. Del resto la Cina si pone sempre più come protagonista primario non solo nell’area del Pacifico e il suo intervento sulla Corea del Nord è essenziale per frenarne l’escalation atomica. Wang è venuto a Tokyo con una delegazione di ben 80 membri, per una serie di colloqui con le controparti nipponiche.
Le due parti hanno anche parlato dei mutamenti climatici, della conservazione dell’energia e di protezione dell’ambiente.