Pechino difende i suoi rapporti commerciali con Teheran
Il ministro iraniano del petrolio, Massoud Mir-Kazemi, è giunto oggi a Pechino per rafforzare investimenti comuni nel campo del petrolio e del gas. La Cina ha già investito 40 miliardi di dollari. Critiche degli Stati Uniti per la politica di Pechino, non rispettosa delle sanzioni internazionali.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Nel giorno in cui il ministro iraniano del petrolio, Massoud Mir-Kazemi, arriva nella capitale cinese per promuovere la cooperazione bilaterale, i media del Paese pubblicano una dichiarazione della portavoce del ministero degli esteri in cui Pechino difende i suoi rapporti commerciali con l’Iran.
Massoud Mir-Kazemi terrà incontri con membri del governo cinese per potenziare la cooperazione nel campo dell’energia, con progetti e investimenti comuni. La Cina è ormai il maggior partner commerciale dell’Iran, ricevendo in cambio petrolio per la sua economia. Secondo il ministero iraniano la Cina ha già investito 40 miliardi di dollari Usa nell’industria del petrolio e del gas iraniani.
Ma proprio questi rapporti commerciali così amichevoli sono sotto le critiche di altri Paesi, nel timore che essi nascondano aiuti al programma nucleare iraniano. Nel giugno scorso il Consiglio di sicurezza Onu ha varato un quarto blocco di sanzioni contro l’Iran per frenare il suo programma nucleare che, secondo Paesi occidentali e secondo Israele, nasconde propositi bellici.
Il 2 agosto scorso, Robert Einhorn, del Dipartimento di Stato Usa, ha criticato la Cina, chiedendole di sostenere fino in fondo le sanzioni che la comunità internazionale ha stabilito. “Vogliamo – ha detto Einhorn – che la Cina sia responsabile delle azioni nel sistema internazionale… Ciò significa cooperare con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza, senza agire dietro le quinte, e senza avvantaggiarsi delle autolimitazioni di altre nazioni [al commercio con l’Iran]”.
La politica economica ed estera della Cina è stata spesso bollata come “immorale”: verso Paesi colpiti da sanzioni o giudicati dei “paria” dalla comunità internazionale (v. Iran, Nordcorea, Sudan, Zimbabwe, Guinea, ecc…), Pechino è spesso l’unico o il principale partner commerciale.
Jiang Yu, portavoce del ministero cinese degli esteri, ha ribadito oggi che “Il commercio della Cina con l’Iran è un normale scambio commerciale, che non danneggia gli interessi di altre nazioni e la comunità internazionale”.
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