Pechino annuncia test missilistico di intercettazione
Sullo sfondo la tensione provocata dalla vendita di missili Patriot a Taiwan da parte degli Usa. Pechino si premura a dire che il test è “difensivo” e non mira all’attacco di nessuna nazione.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – L’esercito cinese ha “con successo” testato un sistema di intercettazione missilistica. In un brevissimo comunicato della Xinhua di ieri in tarda serata, si afferma che “All’interno del suo territorio, la Cina ha condotto un test con una tecnologia di intercettazione da terra per missili di media gittata. Il test ha raggiunto l’obbiettivo che si aspettava”.
L’agenzia si affretta a dire che “il test è per natura difensivo e non mira all’attacco di nessuna nazione”.
Alcuni analisti però mettono in relazione questo test con le frizioni di queste settimane fra Cina e Stati Uniti, dopo che il Pentagono ha approvato la vendita di una batteria di razzi Patriot per difesa anti-missilistica.
La Cina considera Taiwan “un’isola ribelle” e ha varato una legge che ammette l’uso della forza in caso di secessione di qualche parte di territorio cinese.
Il contratto fra Washington e Taipei data dall’anno scorso. Pechino ha sempre richiesto agli Stati Uniti di fermare la vendita. Nei giorni scorsi il ministero cinese della Difesa ha definito la vendita dei Patriot “un severo ostacolo” ai rapporti Cina - Stati Uniti.
Altri osservatori affermano che, sebbene il test accentui la pressione sugli Stati Uniti, esso è da considerare una semplice e generale prova di forza, che mostra l’aggiornamento a cui è giunta la tecnologia militare cinese.
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