21/10/2005, 00.00
CINA
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Pechino ammette "situazione grave" per l'influenza aviaria

Aumentati i controlli dopo il nuovo contagio nella lontana Mongolia Interna. L'Organizzazione mondiale della sanità chiede piena collaborazione.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Preoccupazione in Cina e nel mondo per il nuovo contagio di influenza aviaria esploso nella Mongolia Interna, dove la malattia ha ucciso oltre 2.600 polli.

Pechino parla di "situazione grave" e ha assunto misure drastiche: quarantena per un'area di 3 km, 91 mila volatili uccisi e 166 mila vaccinati. E' il primo nuovo caso da agosto, ma il governo è preoccupato.

Hui Liangyu, vice premier, ha detto che il presidente Hu Jintao e il premier Wen Jiabao hanno ordinato una maggiore vigilanza contro il contagio, anche perché "l'autunno e l'inverno sono i momenti di massimo rischio per la malattia in Cina, la situazione è grave e il nostro compito difficile".

A Shanghai sono stati disposti "posti di controllo" per monitorare la temperatura corporea di chi arriva e compiere attività di sterilizzazione per gli abiti dei viaggiatori.

La gravità delle misura adottate ha fatto chiedere a molti osservatori se lo Stato abbia sempre dato notizia di ogni caso sospetto. Alphaluck Bhatiasevi, portavoce a Pechino dell'Organizzazione mondiale della sanità, ha chiesto al ministro cinese della Sanità se sia stata data notizia di ogni contagio umano e di avere maggiori informazioni dell'ultimo episodio.

Ferma presa di posizione di Hong Kong, che segue con "massima attenzione" la situazione. Se avverranno contagi diretti tra uomini, la città è pronta – secondo York Chow Yat-ngok, segretario per Salute, benessere e alimentazione - a chiudere le frontiere a merci e persone provenienti dalla Grande Cina.

In tutta l'Asia permane la massima allerta, specie in attesa del passaggio di uccelli migratori.

Taiwan. Aumentati i controlli, dopo il tentativo di importazione illegale di oltre 1000 volatili di cui molti contagiati. Si avvisa la popolazione contro il contrabbando di pollame e uccelli selvatici.

Vietnam. Il governo curerà a sue spese le persone contagiate per un'eventuale pandemia. Lo ha dichiarato oggi Ly Ngoc Kinh, funzionario del ministro della Sanità.

Thailandia. Sotto osservazione il figlio di 7 anni dell'uomo morto i giorni scorsi. Potrebbe avere aiutato il padre a uccidere i volatili infetti, poi mangiati.

Indonesia. Le analisi svolte sulle 2 persone – padre e figlio - ricoverate nei giorni scorsi fanno escludere il virus H5N1, ha detto oggi una fonte ufficiale del ministero della Sanità. Peraltro si è in attesa di altre analisi a cura di laboratori di Hong Kong. (PB)

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