Pechino, un ufficio per fermare l'industrializzazione selvaggia delle campagne
Il Consiglio di Stato ha approvato la formazione di un gruppo di 360 ispettori, che dovrà controllare le terre coltivabili ed impedire che siano destinate ad uso industriale. Nei primi mesi del 2006, oltre 12 mila ettari coltivati sono scomparsi.
Pechino (AsiaNews/Scmp) Il governo cinese ha approvato la formazione di un gruppo di ispezione composto da 360 membri, che avrà il compito di controllare l'utilizzo e l'esproprio dei terreni agricoli, in risposta ad una stima secondo cui altri 15 milioni di contadini potrebbero perdere le loro terre entro il 2010.
Il gruppo sarà presieduto dal ministro per le Terre e le risorse agricole, che avrà il compito di nominare un viceispettore con il rango di ministro per coordinare e supervisionare nove uffici a Pechino, Shenyang, Shanghai, Nanjing, Jinan, Guangzhou, Wuhan, Chengdu e Xian. Gli ispettori saranno spostati regolarmente da un ufficio all'altro, nel tentativo di evitare casi di corruzione o di appropriazione indebita dei terreni.
Ad ogni ufficio verrà delegato il controllo di 3 o 4 fra province e municipalità, oltre al controllo dell'acquisizione delle terre da parte del governo ed il loro uso. La formazione e le competenze del gruppo sono state decise dal Consiglio di Stato, che con una circolare resa pubblica ieri ha fornito i dati relativi ad esse.
Le responsabilità chiave degli uffici sarà comunque l'identificazione della conversione dei terreni agricoli a scopi industriali: i funzionari avranno il compito di mantenere un livello appropriato di terra coltivabile, così da poter rispondere agli obiettivi economici fissati da Pechino. Il governo si dice infatti "preoccupato" dalla scarsità di cereali nel Paese, che per gli agricoltori è direttamente collegabile alla mancanza di terra.
Al momento, per destinare un terreno rurale ad un uso non agricolo è necessario il permesso delle amministrazioni provinciali o municipali, mentre per destinare terra coltivabile ad altri usi serve quello del Consiglio di Stato. Zhang Xianbao, direttore dell'Ufficio legale del ministero per le Terre e le risorse agricole, spiega che nei primi cinque mesi del 2006 oltre 12.241 ettari di terreno rurale sono stati convertiti ad uso non agricolo in maniera illegale: il dato rappresenta un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.