22/12/2006, 00.00
CINA
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Pechino, nuove violenze contro i cristiani delle chiese domestiche

Un gruppo di agenti di polizia ha arrestato senza mandato 12 cristiani della capitale. Per farlo, ha chiesto l’aiuto di un gruppo di ignoti. Nuovi arresti anche nel Zhejiang, alla vigilia del processo contro i leader protestanti di Xiaoshan.
Pechino (AsiaNews) – Un gruppo composto da poliziotti e persone non identificate ha fatto irruzione in casa di Xiu Ruibin, missionaria delle chiese domestiche di Pechino, ha picchiato ed arrestato le persone presenti all’interno e distrutto parte dell’arredamento.
 
Poco prima erano stati arrestati altri due leader cristiani di Xiaoshan, a pochi giorni dall’apertura del processo contro i loro 8 compagni “colpevoli” di aver protestato contro la distruzione della loro chiesa.
 
Lo denuncia la China Aid Association (Caa), organizzazione non governativa con base negli Stati Uniti che opera per la libertà religiosa in Cina.
 
Secondo la Caa, pochi giorni prima dell’attacco alla casa di Pechino, alcuni ex colleghi di Xiu – che si erano recati nella capitale per presentare una petizione al governo contro i funzionari corrotti della provincia orientale dell’Heilonjiang – sono stati assaliti da ignoti e malmenati.
 
La missionaria li ha accolti in casa per curarli ed insieme hanno preparato una funzione religiosa. Il 7 dicembre, un gruppo di agenti guidati dall’ufficiale An è entrato in casa per “indagini”: qui, i poliziotti hanno minacciato gli ospiti e confiscato i loro documenti.
 
Gli agenti non hanno presentato mandati di perquisizione o altri documenti legali: per questo, la Xiu è riuscita a farli uscire. Poco dopo, però, l’ufficiale è tornato ed ha chiesto di entrare, ma invano. Allora, l’ufficiale di polizia ha chiamato i suoi agenti ed un gruppo di ignoti che hanno sfondato la porta e sono entrati in casa. Una dozzina di cristiani, riuniti nella casa, sono stati arrestati e portati via.
 
Pochi giorni dopo, il 14 dicembre, un gruppo di persone non identificate ha rapito Tu Shichang e Yu Fuliang, leader cristiani della provincia orientale del Zhejiang, mentre andavano in chiesa. Il rapimento è avvenuto alla vigilia del processo che vede alla sbarra gli 8 leader protestanti che hanno cercato di impedire la demolizione della loro chiesa, a Xiaoshan.
 
Alcune fonti locali ritengono che dietro al rapimento si nasconda la polizia, che in questo modo vuole convincere la comunità cristiana locale a non creare disordini nel corso del processo.
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