14/06/2011, 00.00
CINA
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Pechino, inflazione record a maggio. Salgono i prezzi degli alimenti

Esperti si attendono che ora l’economia rallenti, causando anche un raffreddamento dell’inflazione. Ma gli aumenti colpiscono soprattutto i prezzi di alimenti e generi essenziali, con crescente malcontento della popolazione.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Inflazione record a maggio in Cina: +5,5%,  la più alta da 34 mesi. In aumento pure il prodotto industriale con +13,3% rispetto al maggio 2010, ma è l’aumento minore da novembre, segno che anche l’economia cinese sta rallentando.

Le previsioni sono che i prezzi continuino a crescere a giugno: Zhang Zhuoyuan, economista dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, organo consultivo del governo, la stima intorno al 6%. Gli esperti prevedono immediati interventi della  Banca centrale di Cina (Boc), con un aumento dei tassi di interesse (sarebbe il 5° da ottobre) per frenare i finanziamenti e diminuire il denaro circolante. La Boc da ottobre ha anche aumentato 8 volte le riserve monetarie obbligatorie per le banche.

L’economia cinese è cresciuta del 10,3% nel 2010 e tutti prevedono che rallenti quest’anno, frenando anche l’inflazione. Pechino sta anche tentando di rimodellare il suo modello di sviluppo rendendolo meno dipendente dall’esportazione, vista la crisi globale, con la zona euro in grave difficoltà per l’elevato debito estero di alcuni Paesi, gli Stati Uniti colpiti da una forte disoccupazione e il Giappone flagellato dallo tsunami di marzo. Pechino vuole incrementare il consumo interno e le vendite al dettaglio sono cresciute a maggio del 16,9%, quasi in accordo con le previsioni del 17%.

Gli esperti sono comunque ottimisti. Xu Gao, economista della China Everbright Securities, dice che “la crescita economica sta diminuendo in modo graduale, mentre l’inflazione dei prezzi al consumo è ancora sotto controllo. La banca centrale aumenterà ancora i tassi di interesse a maggio, ma non ci saranno ulteriori aumenti per il resto dell’anno”.

Ma il rapido aumento dei prezzi colpisce soprattutto le famiglie e il ceto medio, dato che crescono in modo maggiore i costi degli alimenti, spinti pure dalla grave siccità dei mesi scorsi che ha colpito i raccolti di riso e cereali. Questo potrebbe portare alla crescita del malcontento, in una situazione dove sono già frequenti le proteste di piazza di cittadini e migranti esasperati per la corruzione dei governi locali e la scarsa tutela dei loro diritti anche economici.

A marzo il premier Wen Jiabao ha ammonito che l’aumento dei prezzi e del divario tra ricchi e poveri e la corruzione potrebbero “anche colpire il controllo del potere da parte del governo”.

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