Pechino, esperimenti anti -inquinamento, ma ai media è vietato parlarne
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Dal 17 al 20 agosto a Pechino sarà vietata la circolazione di 1,3 dei 3 milioni di veicoli che la percorrono ogni giorno, in previsione delle Olimpiadi di agosto 2008 per migliorare la qualità dell’aria. Ma ai media è proibito raccontare i disagi che ci saranno. Intanto l’architetto dello stadio olimpico “Nido d’uccello” denuncia il “falso sorriso” ostentato dal governo per i Giochi.
Il bando di oltre un terzo dei veicoli avverrà con i numeri di targa e ci sarà un’accurata misurazione sulla qualità dell’aria. Si spera una diminuzione del 40% delle emissioni inquinanti. Il funzionario del settore traffico Liu Xiaoming, nell’annunciare ieri questo blocco parziale, ha previsto che ogni giorno circa altri 2 milioni di persone dovranno servirsi dei mezzi di trasporto pubblici, i quali saranno potenziati ed entreranno in funzione mezz’ora prima dell’orario normale. Molti negozi saranno aperti un’ora più tardi. Le auto degli uffici pubblici e delle aziende statali saranno “tagliate” del 70%. Una “lettera aperta” ai residenti invita a privilegiare biciclette e trasporti pubblici, con ampio richiamo alla “nobile responsabilità” di ospitare i Giochi.
Ma ieri ai media è arrivata una circolare degli addetti alla propaganda del Partito comunista che proibisce di raccontare i disagi che ci saranno e annuncia un attento controllo sui siti web che ospitano forum di discussione e scambio di notizie e opinioni per evitare che vadano in rete lamentele sugli inconvenienti nel traffico.
Polveri e fumi di scarico sono un flagello per la Città, con una coltre di smog che per la maggior parte dell’anno impedisce persino di vedere il cielo. Al punto che Jacques Rogge, presidente del Comitato olimpico internazionale, ha prospettato che le gare di resistenza (come maratona e ciclismo) potrebbero essere spostate. Molti atleti programmano di arrivare a Pechino il più tardi possibile, anche solo 4 o 5 giorni prima dell’inizio delle gare, come ha indicato John Coates, capo della delegazione australiana.
Intanto Ai Weiwei, uno di più noti architetti cinesi autore del progetto del nuovo stadio olimpico “Nido d’uccello”, critica la “falsa immagine” di felicità e benessere che il governo ha propagandato con la cerimonia preolimpica dell’8 agosto. Ai ha passato 5 anni in un campo di lavoro nel remoto Xinjiang dove fu mandato il padre Ai Qing, considerato uno dei maggiori poeti moderni del Paese ma colpito dalla “purga” degli anni ’50 e denunciato come “nemico dello Stato e persona di destra”.
All’agenzia Reuters, Ai osserva che una Nazione non può “celebrare [il presente] ed essere così orgogliosa, se dimentica il suo passato. Devi esaminare con attenzione te stesso, piuttosto che ostentare un falso sorriso.” Pechino, invece, vuole nascondere “troppe cose. L’intera struttura politica, la situazione dei diritti civili…corruzione, inquinamento, [problemi della] istruzione”. “E allora diciamo: scordiamo tutto e accendiamo grandi fuochi d’artificio”. “Questa gente ha una grande opportunità ma si presta a essere manipolata, perché non ha consapevolezza di sé”.