Pechino, condannato a 10 anni per stupro il figlio di un generale comunista
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Un tribunale di Pechino ha condannato a 10 anni di prigione Li Tianyi, figlio del notissimo generale-cantante Li Shuangjiang, per aver violentato insieme a 4 amici una ragazza nel distretto di Haidian. Il condannato, che ha 17 anni, ha già passato un anno in riformatorio per aver aggredito una coppia di automobilisti che bloccavano la sua Bmw sportiva: all'epoca aveva 15 anni e guidava senza patente.
Si tratta di una delle prime condanne emesse contro i "principini", figli dell'elite del Partito comunista. La nuova leadership cinese, guidata da Xi Jinping, ha sottolineato più volte che "non saranno fatti sconti" ai figli dei personaggi importanti; tuttavia i cosiddetti "principini" continuano a dare scandalo nel Paese per lo stile di vita lussuoso e il disprezzo per le leggi.
La difesa ha cercato di evitare la condanna sostenendo che la ragazza coinvolta, di cui non è stato reso noto il nome, era una prostituta. Gli altri 4 accusati sono stati condannati a pene che vanno dai 3 ai 12 anni: inoltre hanno dovuto risarcire la vittima con 150mila yuan (circa 17 mila euro) a testa.
Meng Ge, madre di Li e anche lei nota cantante dell'Esercito di liberazione popolare, ha continuato a sostenere l'innocenza del figlio anche dopo la condanna. I tre sono figure notissime al grande pubblico cinese, dato che calcano le scene degli spettacoli militari da tutta la vita (v. foto).
15/04/2014