18/03/2011, 00.00
RUSSIA – GIAPPONE
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Patriarcato di Mosca: al via raccolta di aiuti per gli ortodossi in Giappone

di Nina Achmatova
Uno dei vescovi della Chiesa ortodossa giapponese scrive al Kirill: ancora incerto il quadro dei danni, non si hanno più notizie delle parrocchie sulla costa del Pacifico a Sendai.

Mosca (AsiaNews) - Il Patriarcato di Mosca ha dato il via a una raccolta donazioni per aiutare gli ortodossi colpiti dal terremoto in Giappone. “Abbiamo iniziato a raccogliere aiuti presso il convento delle Sante Marta e Maria a Mosca per aiutare le comunità ortodosse in quel Paese” ha reso noto il capo del dipartimento per i lavori sociali e la carità del Patriarcato, il vescovo Panteleimon di Orekhovo-Zuyevo. 

Al momento, non ci sono rapporti dettagliati sui danni subiti dalla  Chiesa ortodossa autonoma del Giappone. Le più colpite sono state le parrocchie della diocesi di Sendai. Secondo quanto riporta il sito diaconia.ru, il sisma avrebbe distrutto la chiesa dell’Annunciazione nella città di Yamada (vedi foto), nella prefettura di Iwate, nord-est di Miyagi.  Sarebbero, invece, intatti i quattro monasteri maschili nel paese.

 In una lettera al patriarca russo-ortodosso Kirill, il vescovo Serafim di Sendai  scrive: “Per grazia di Dio la chiesa di Sendai non è stata gravemente danneggiata e la vita inizia a tornare alla norma, ma le parrocchie sulla costa del Pacifico sono state distrutte e abbiamo perso ogni comunicazione con loro”. “Gli aiuti alle vittime arrivano da tutto il Paese - ha aggiunto - ma non abbiamo il quadro completo degli sviluppi anche perché strade e comunicazioni sono interrotte”.  Non  rincuorano le  poche informazioni che arrivano dai fedeli, i quali parlano di un numero di vittime “significativo” a detta del vescovo. “Ora noi sopravvissuti – ha garantito Serafim al Patriarca – faremo di tutto per rispondere ai nostri doveri”. 

In Giappone il numero di chi si professa ortodosso è di circa 30mila persone, secondo i dati del Patriarcato. La Chiesa autonoma giapponese è stata fondata nel 1870 da San Nikolay (Kasatkin), arrivato in Giappone nel 1861 su decisione del Santo Sinodo. Fu lui a tradurre le Sacre Scritture e i libri della liturgia in giapponese e a costruire la cattedrale della Resurrezione a Tokyo. Nikolay fu canonizzato nel 1970. Lo stesso anno, il Patriarcato di Mosca  ha riconosciuto l’autonomia alla Chiesa giapponese ortodossa, composta da tre eparchie: Kyoto e Giappone occidentale, Sendai e Giappone orientale e Tokyo; ha 150 parrocchie e 40 sacerdoti. Il primate della Chiesa giapponese, che ricade sotto la giurisdizione canonica del Patriarcato di Mosca, è il metropolita di Tokyo e di tutto il Giappone Danil.

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