Patriarca russo ad Abu Mazen, la pace parte dalla Terra Santa
Visita ufficiale del leader palestinese in Russia; firmata dichiarazione congiunta con Putin per attuare la "road map".
Mosca (AsiaNews) La Terra Santa è una "componente insostituibile" nel processo di pace in Medio Oriente. Lo ha detto ieri il patriarca ortodosso di Mosca e di tutta la Russia, Alessio II, durante il suo incontro con il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas (Abu Mazen), in visita ufficiale a Mosca; l'incontro si è tenuto al Monastero di San Danilo nella capitale russa. Secondo il patriarca per la pace è indispensabile garantire "la possibilità di visitare i luoghi santi non soltanto a chi vi abita, ma anche a tutti i popoli, poiché in questa regione si concentrano tre religioni con fedeli in tutto il mondo".
Il patriarca russo ha ribadito che la Chiesa ortodossa favorisce il dialogo interreligioso in Medio Oriente. "La chiesa ortodossa russa è da lungo tempo presente in Medio Oriente ed è pronta a dare il suo aiuto per l'autonomia palestinese attraverso il dialogo tra le religioni".
Alessio II ha ringraziato Abu Mazen per "la restituzione delle proprietà ortodosse a Hebron e Gerico" e ha dichiarato che "è ormai tempo di fissare giuridicamente i diritti della missione russa su questi beni".
Durante l'incontro Abu Mazen, eletto presidente lo scorso 9 gennaio, ha rassicurato Alessio II dichiarando che i colloqui tra Palestina e Israele "sono concentrati sulla Terra Santa"; il presidente ha aggiunto che "si stanno conducendo trattative che danno motivi di ottimismo" e che "prossimamente sentiremo buone notizie".
Il leader palestinese ha firmato oggi una dichiarazione congiunta con il presidente russo, Vladimir Putin, in cui le due parti si impegnano ad attuare la "road map" e chiedono ad Israele il ritiro dalla West Bank e dalla Striscia di Gaza come un passo verso la pace.