Patriarca Sfeir: Vogliamo un Libano sovrano, indipendente e libero
Il capo della Chiesa maronita fa un bilancio della sua visita negli Stati Uniti.
Beirut (AsiaNews) "Vogliamo un Libano sovrano, indipendente e libero. Molti anni fa si diceva che il Libano non è capace di auto-governarsi a causa della guerra degli altri che ha sconvolto il paese dal 1975 agli anni 1990. Ma gli ultimi avvenimenti hanno mostrato il contrario". Con queste parole il patriarca maronita card. Nassrallah Sfeir ha concluso la sua storica visita negli Stati Uniti su invito del presidente americano George W. Bush. Iniziata il 15 marzo scorso, la visita è durata 8 giorni. Il patriarca ha incontrato il presidente Bush; responsabili dell'amministrazione americana,; il segretario generale dell'Onu signor Kofi Annan, e Terry Larsen, rappresentante Onu per l'applicazione della convenzione 1559 sul ritiro siriano dal Libano.
In margine alle visite ufficiali, Sfeir ha avuto incontri pastorali con i fedeli maroniti ed i loro vescovi, e con l'episcopato americano. Prima del suo rientro in Libano ha avuto un incontro con mons. Robert Stern, segretario della Cnwa, l'agenzia cattolica americana di soccorso per l'Oriente. Il patriarca ha espresso la gratitudine dei libanesi verso la Cnwa, che si adopera in favore dei bisognosi in Libano.
Poco prima della sua partenza per Beirut, dove è atteso nel pomeriggio di oggi, il patriarca Sfeir ha tenuto una conferenza stampa, illustrando il significato della sua visita. Egli ha raccontato degli importanti incontri con i responsabili americani, rinnovando la sua richiesta per un "ritiro immediato e dignitoso dell'esercito siriano dal Libano", e ha sottolineato l'importanza delle prossime elezioni legislative, da organizzare in modo "libero", con voci "libere", senza l'ingerenza siriana come è sempre avvenuto in passato. Il card. Sfeir ha aggiunto che le caratteristiche dei candidati devono essere l'integrità personale e lo spirito nazionale.
Rispondendo ad una domanda sul partito libanese "Hezbollah" - l'unico partito libanese che non ha ancora deposto le armi Sfeir ha auspicato che Hezbollah si trasformi in un partito politico non appena Israele si ritirerà dalle "fattorie di Chebaa", territorio libanese ancora sotto l'occupazione israeliana. La scorsa settimana Hezbollah aveva organizzato a Beirut una grande manifestazione contro le pressioni americane e francesi sulla Siria, facendo temere scontri con l'opposizione libanese, che vuole il ritiro delle truppe e dei servizi segreti siriani.
Il patriarca ha pure auspicato una soluzione dignitosa della causa palestinese, sotto la presidenza dell'attuale di Mahmoud Abbas.
Sulle pressioni rivolte al presidente Lahoud perché si dimetta, il patriarca ha ribadito la necessità di evitare un "vuoto costituzionale", sostenendo la domanda dell'opposizione che chiede la metà dei ministeri nel nuovo governo.
Il card. Sfeir ha concluso la conferenza stampa chiedendo la liberazione dell'ex-comandante delle Forze Libanese, il dott. Samir Geagea, il più importante prigioniero politico, vittima dell'influenza siriana sul Libano.
Durante la visita negli Stati Uniti, il patriarca Sfeir ha ricevuto un dottorato honoris causa dall'università americana "G.Ford" (YH).