03/03/2010, 00.00
LAOS
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Pasti gratis per attirare a scuola i figli dei laotiani

Nel povero Laos è difficile convincere molte famiglie a mandare i figli a scuola rinunciando a forza lavoro gratuita. Il governo offre pasti gratuiti per spingere le famiglie, in un Paese dove 2 bambini su 5 sono malnutriti.

Vientiane (AsiaNews/Agenzie) – Nel povero Laos è difficile convincere molte famiglie rurali a mandare i figli a scuola. Il ministero per l’Istruzione cerca di convincere i genitori offrendo a scuola pasti gratuiti e mandando insegnanti che parlino la lingua locale.

Lytou Buapao, viceministro per l’Istruzione, spiega all’agenzia Radio Free Asia che le famiglie contadine “considerano il figlio come un aiuto al lavoro familiare”. Per questo “occorre far capire ai genitori che l’istruzione è un diritto per ogni bambino e che se chi è povero non va a scuola non potrà imparare nulla né gli sarà insegnata una professione” e non potrà fare un lavoro diverso dai genitori.

Nel Laos, su 7 milioni di abitanti, solo il 69% sa leggere e scrivere; il 78% della popolazione lavora nell’agricoltura e ha un reddito annuo pro capite di 7,65 dollari, circa 40 centesimi di euro al mese. Molta gente vive nelle remote zone montagnose a nord e a sud del Paese. Ancora più difficile è far capire l’importanza della scuola per le figlie femmine.

Per questo le scuole offrono, quando possibile, il pranzo o la merenda gratis agli scolari.  Anche se pure questo è difficile, perché il Paese ha fondi insufficienti e in genere può farlo solo con l’aiuto di donatori internazionali. Quando possibile, alle bambine si dà anche una razione extra di cibo da portare a casa, proprio per convincere le famiglie a mandare a scuola anche loro. La malnutrizione infantile è un altro problema irrisolto, specie in province remote come Attapeu, nel sud. Nonostante l’impegno di governo e donatori internazionali, il problema permane e secondo dati ufficiali la malnutrizione è passata dal 47,3% dei bambini nel 1993 al 40,7% nel 2000 e al 40,4% nel 2006.

Il viceministro dice che “la scuola è obbligatoria e gratuita fino al 5° grado. Ma i costi elevati per libri e cancelleria e la generale scarsità di docenti nelle zone rurali impediscono a molti bambini di andare a scuola”, seppure ci sono “grandi differenze tra i diversi gruppi etnici”.

Un altro problema è che in molte zone si parla  una lingua diversa dal laotiano, che per i piccoli scolari è  una lingua straniera come francese o inglese. Ora il governo, con l’aiuto delle Nazioni Unite, in centinaia di scuole in zone rurali ha mandato insegnanti bilingue, che parlano anche la lingua locale, così da aiutare i bambini che non conoscono il laotiano.

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