Pasqua della solidarietà nel Vietnam delle miserie e dell'emarginazione
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Dal nord al sud del Paese, la festa di Pasqua è una grande occasione di missione e di aiuto verso le fasce povere della popolazione, prodotti dei cambiamenti economici presenti nella società.
“Pasqua è la festa della nostra salvezza e noi vogliamo condividere con tutti la nostra gioia”, ha detto p. Matteo, della parrocchia di Thai Ha, ad Hanoi, da mesi al centro di forti pressioni da parte del governo della città, dopo l’esproprio di alcuni terreni ed edifici della chiesa.
Ad Ho Chi Minh City, i fedeli sono spinti dal loro arcivescovo, il card. Giovanni Battista Phan Minh Man a testimoniare la gioia di Pasqua a tutti, anche ai non cristiani. La Chiesa del sud è impegnata a curare malati di Aids, anziani senza coperture sanitarie, bambini di strada, studenti disadattati accogliendoli in centri sociali, dormitori, giardini d’infanzia, dispensari. E diversi studenti che abitano nei centri sociali, pur non essendo cristiani, sono felici di partecipare alle celebrazioni, alle feste, ai canti.
Per l’occasione, e a detta di tutti è un fatto rarissimo, anche i giornali governativi hanno pubblicato articoli sulla Pasqua, sul modo in cui è celebrata nel mondo e in Vietnam
Dalle riforme economiche degli anni ’90, in Vietnam si è ampliato l’abisso fra ricchi e poveri. Le disfunzioni sociali, insieme alla mancanza di ideali, corruzione, burocrazia, avidità hanno creato delle piaghe verso di cui il governo è spesso impotente. In compenso la Chiesa cattolica sta cercando di rispondere a tutti questi nuovi bisogni operando con centinaia di giardini d’infanzia, centri per giovani drogati, malati di Aids, case d’accoglienza per i migranti.