Partito comunista cinese: "Basta con la vendita delle cariche"
Pubblicata una "lista nera" dei peggiori casi di corruzione poco prima delle nuove nomine previste per marzo. Un esperto: "Pratica radicata ovunque, se non sei corrotto non fai carriera".
Pechino (AsiaNews/Scmp) Cariche ufficiali vendute all'asta al miglior offerente: gli organi di controllo disciplinare del Partito comunista cinese hanno rivolto un appello ieri a tutti gli iscritti a "fare attenzione" a questo nuovo tipo di illecito commercio diffuso fra i rappresentanti del più numeroso partito comunista del mondo, pubblicando una lista dei peggiori casi di corruzione.
La pubblicazione vuole scoraggiare la corruzione all'interno dei ranghi ufficiali poco prima delle nuove nomine delle commissioni locali del Partito, che iniziano a marzo. Il "cambio della guardia" riguarda centinaia di migliaia di ufficiali politici di ogni livello, dai villaggi alle province.
Shao Daosheng, ricercatore dell'Accademia cinese delle Scienze sociali, sostiene che l'uso di vendere cariche ufficiali è ormai radicato nel Partito. "Solo coloro che si piegano a questo sistema spiega vengono promossi in alcune istituzioni. La selezione degli ufficiali è di norma decisa da una sola persona, di solito di alto grado, ed elementi come apertura, democrazia e competizioni sono a volte meno apparenti".
Uno dei casi più eclatanti di corruzione reso pubblico dalle autorità disciplinari riguarda Wu Baoan, ex segretario del Partito della contea di Yicheng, nello Shanxi. E' stato riconosciuto colpevole di aver venduto cariche ufficiali nella contea fra il 2000 ed il 2004. Secondo il China Youth Daily, quotidiano ufficiale, Wu ha nominato in un solo anno 253 ufficiali, 1/3 del numero totale delle persone sotto la sua diretta supervisione. In cambio, ha ricevuto 5 milioni di yuan. A novembre è stato condannato a 15 anni di galera.
I membri della Commissione, con una decisione sorprendente, non hanno però citato il più grande caso di corruzione in questo campo. Ma De, ex segretario del Partito di Suihua, ha ricevuto 6 milioni di yuan in tangenti dal 1993 al 2002 per "aiutare" la carriera di 12 politici, fra cui il segretario della città "promosso" alla nuova posizione per 500 mila yuan. In luglio gli è stata sospesa la condanna a morte.