Papa: tutti i cristiani debbono lavorare insieme per la causa della giustizia e della pace
“Dobbiamo avere fiducia” nel dialogo ecumenico, afferma Benedetto XVI nell’incontro con la Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese orientali ortodosse. Le tappe del cammino nella prospettiva della piena unità. Le "prove" che affrontano i cristiani in Medio Oriente.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Nelle regioni ove vivono i cristiani d’Oriente, cioè soprattutto in Medio Oriente, “individui e comunità debbono fronteggiare prove e difficoltà” e ciò provoca “profonda preoccupazione” in cattolici e ortodossi. “Tutti i cristiani debbono lavorare insieme in mutua accettazione e fiducia per servire la causa della giustizia e della pace”. E’ una delle riflessioni suggerite a Benedetto XVI dall’incontro, avvenuto stamattina,, con i partecipanti alla riunione della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese orientali ortodosse.
Benedetto XVI ha ripercorso le tappe del lavoro della Commissione. “La prima fase del dialog, dal 2003 al 2009, ha avuto come risultato il testo comune intitolato Natura, costituzione e missione della Chiesa. Il documento sottolinea aspetti dei principi fondamentali dell’ecclesiologia che condividiamo e identificano questioni che richiedono un ulteriore approfondimento in successive fasi del dialogo. Possiamo solo ringraziare che sopo più di quindici secoli di divisione noi ancora siamo d’accordo sulla natura sacramentale della Chiesa, sulla successione apostolica nel servizio sacerdotale e sulla impellente necessità di dare al mondo testimonianza del Vangelo”.
“Nella seconda fase, la Commissione ha portato la riflessione sulle prospettive storiche sui modi nei quali le Chiese hanno espresso durante i secoli la loro comunione. Nel vostro incontro di questa settimana avete approfondito il vostro studio sulla comunione e comunicazione che esisteva tra le Chiese fino alla metà del quinto secolo della storia cristiana e anche dal ruolo giocato dal monachesimo nella vita della Chiesa primitiva”.
E’ un dialogo, nelle parole del Papa, nel quale “dobbiamo avere fiducia” e che “possa condurre le nostre Chiese non solo a comprendersi l’un l’altra più profondamente, ma che prosegua il nostro cammino in modo risoluto verso la piena comunione alla quale siamo chiamati dalla volontà di Cristo”.
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