Papa: serve un nuovo patto educativo che valorizzi famiglia e ruolo dei docenti
“Pensare all’educazione è pensare alle generazioni future e al futuro dell’umanità”. “Educare non è solo trasmettere concetti, ma è un compito che esige che tutti coloro che ne sono responsabili - famiglia, scuola e istituzioni sociali, culturali, religiose… - vi partecipino in modo solidale”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – La società attuale ha bisogno di un nuovo “patto educativo”, dal momento che “si è rotto” quello attuale. Un nuovo patto che valorizzi la famiglia e le altre istituzioni sociali e rispetti il ruolo “cruciale” dei docenti. L’importanza dell’educazione è stata al centro del discorso rivolto da papa Francesco ai partecipanti al seminario sul tema "Istruzione: il Patto globale", promosso dalla Pontificia accademia delle scienze sociali in vista dell’ evento mondiale, il “Patto educativo globale”, che si terrà in Vaticano il prossimo 14 maggio
Oggi, ha sostenuto il Papa, “si è rotto il cosiddetto patto educativo” e l’accesso della popolazione mondiale all’educazione è segnato da forti disuguaglianze: “la povertà, la discriminazione, il cambiamento climatico, la globalizzazione dell’indifferenza, le ‘cosificazioni’ dell’essere umano fanno appassire la fioritura di milioni di creature”.
Per questo, “oggi, siamo chiamati, in qualche modo, a rinnovare e a reintegrare l’impegno di tutti – persone e istituzioni – nell’educazione, per rifare un nuovo patto educativo, perché solo così l’educazione potrà cambiare”. “Pensare all’educazione – ha aggiunto - è pensare alle generazioni future e al futuro dell’umanità”. “Educare non è solo trasmettere concetti, ma è un compito che esige che tutti coloro che ne sono responsabili - famiglia, scuola e istituzioni sociali, culturali, religiose… - vi partecipino in modo solidale. Per educare bisogna cercare d’integrare il linguaggio della testa con il linguaggio del cuore e il linguaggio delle mani”.
Nel nuovo patto educativo, poi, si deve valorizzare la famiglia. “Uno dei modi fondamentali per migliorare la qualità dell’educazione a livello scolastico è ottenere una maggiore partecipazione delle famiglie e delle comunità locali ai progetti educativi”. Un altro ruolo cruciale è quello dei docenti. La loro funzione, come agenti dell’educazione, “deve essere riconosciuta e sostenuta con tutti i mezzi possibili”. È necessario che abbiano a disposizione “risorse nazionali, internazionali e provate adeguate”. “Sono loro gli ‘artigiani’ delle future generazioni. Con il loro sapere, pazienza e dedizione trasmettono un modo di essere che si trasforma in ricchezza, non materiale, ma immateriale, creano l’uomo e la donna di domani”.