Papa: ricordo di Paolo VI, servitore di Cristo e della Chiesa “in anni non facili”
Castel Gandolfo (AsiaNews) – A 29 anni dalla scomparsa, Benedetto XVI ha ricordato oggi la figura di Paolo VI, avvenuta il 6 agosto 1978, nella festa della Trasfigurazione. “Il giorno della solennità della Trasfigurazione – ha detto il pontefice - resta legato alla memoria del mio venerato Predecessore, il Servo di Dio Paolo VI, che proprio qui, a Castel Gandolfo, nel 1978 completò la sua missione e fu chiamato ad entrare nella casa del Padre celeste. Il suo ricordo ci sia d’invito a guardare verso l’Alto ed a servire fedelmente il Signore e la Chiesa, come lui ha fatto in anni non facili del secolo scorso”.
Come è ormai tradizione per Benedetto XVI, l’Angelus è una sottolineatura del Vangelo della domenica e di alcune parole della liturgia. Quest’oggi egli ha voluto mettere a fuoco l’avvertimento di Gesù di “non attaccare il cuore ai beni di questo mondo, perché tutto passa, tutto può finire bruscamente”e al fatto che “la ricchezza, pur essendo in se un bene, non va considerata un bene assoluto”. “Il tesoro vero che dobbiamo ricercare senza sosta – ha spiegato il papa - per noi cristiani sta nelle ‘cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra del Padre’. Ce lo ricorda quest’oggi san Paolo nella Lettera ai Colossesi, aggiungendo che la nostra vita ‘è ormai nascosta con Cristo in Dio’ (cfr 3,1-3)”.
Il ricordo di Paolo VI spinge a questo sguardo “verso l’Alto”. Anche la festa di oggi, della Dedicazione della basilica di Santa Maria Maggiore serve a che “la Vergine… ci sostenga” perchè "operando con le nostre forze a sottomettere la terra non ci lasciamo dominare dalla cupidigia e dall’egoismo, ma cerchiamo sempre ciò che vale davanti a Dio" (cfr. Colletta).
Al termine della preghiera mariana, Benedetto XVI ha voluto ricordare un protagonista contemporaneo del dialogo fra le Chiese, il patriarca ortodosso rumeno Teoctist, morto alcuni giorni fa. “Alle solenni esequie, che hanno avuto luogo venerdì scorso nella Cattedrale patriarcale di Bucarest – ha aggiunto il pontefice - ho inviato come mio rappresentante il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, con un’apposita Delegazione. Mi è caro ricordare con stima ed affetto questa nobile figura di Pastore, che ha amato la sua Chiesa e ha dato un positivo contributo alle relazioni tra cattolici ed ortodossi, incoraggiando costantemente la Commissione Mista Internazionale per il Dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme. Chiare testimonianze del suo impegno ecumenico sono anche le due Visite che egli ha reso al mio venerato Predecessore Giovanni Paolo II e l’accoglienza che, a sua volta, il Patriarca ha riservato al Vescovo di Roma nello storico suo pellegrinaggio in Romania del 1999. ‘Eterna sia la sua memoria’, così la tradizione liturgica ortodossa chiude il servizio funebre di quanti si addormentano nel Signore. Facciamo nostra questa invocazione, chiedendo al Signore che accolga questo nostro Fratello nel suo regno di luce infinita e gli conceda il riposo e la pace promessi ai fedeli servitori del Vangelo”.