26/07/2009, 00.00
VATICANO
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Papa: pregate a siate grati a tutti i nonni del mondo

Ultima domenica in Valle d’Aosta per il Papa, che il 29 andrà a Castel Gandolfo. L’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci fa pensare a come possiamo dare il nostro aiuto a Gesù. Il polso fratturato sta guarendo, come evidenziato da un esame condotto ieri.
Città del Vaticano (AsiaNews) - Pregate per “tutti i nonni del mondo”, che sono testimoni dei valori fondamentali e hanno un ruolo formativo importante per i giovani, specialmente nella realtà di oggi. E’ la raccomandazione che Benedetto XVI ha rivolto ad alcune migliaia di ppersone festosamente riunite nel prato antistante alla villetta di Les Combes, che fino a mercoledì prossimo, 29 luglio, accoglie il Papa per un breve periodo di riposo.
 
Al riposo ha fatto cenno anche lo stesso Benedetto XVI che si è rivolto ai presenti con un “buona domenica a voi tutti! Ci incontriamo qui a Les Combes – ha aggiunto - presso l’accogliente casa che i Salesiani mettono a disposizione del Papa, dove vado terminando il periodo di riposo fra le belle montagne della Valle d’Aosta. Sono grato a Dio che mi ha concesso la gioia di queste giornate tra queste vostre belle montagagne, segnate da vera distensione – malgrado il piccolo infortunio a voi ben noto e visibile”. Il Papa ha anche scherzosamente sollevato il braccio con il polso fratturato. La cui guarigione procede regolarmente, come ha accertato un esame radioscopico compiuto ieri mattina.
 
Prendendo spunto dal Vangelo di oggi, “in questa splendida domenica dove il Signore ci mostra tutta la bellezza della sua creazione”, Benedetto XVI ha sottolineato in particolare due passaggi. Il primo, quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Giovanni narrando il "segno" dei pani, “sottolinea che Cristo, prima di distribuirli, li benedisse con una preghiera di ringraziamento (cfr v. 11). Il verbo è eucharistein, e rimanda direttamente al racconto dell’Ultima Cena, nel quale, in effetti, Giovanni non riferisce l’istituzione dell’Eucaristia, bensì la lavanda dei piedi. L’Eucaristia è qui come anticipata nel grande segno del pane della vita. In questo Anno Sacerdotale, come non ricordare che specialmente noi sacerdoti possiamo rispecchiarci in questo testo giovanneo, immedesimandoci negli Apostoli, là dove dicono: Dove potremo trovare il pane per tutta questa gente? E leggendo di quell’anonimo ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci, anche a noi viene spontaneo dire: Ma che cos’è questo per una tale moltitudine? In altre parole: che sono io? Come posso, con i miei limiti, aiutare Gesù nella sua missione? E la risposta la dà il Signore: proprio mettendo nelle sue mani ‘sante e venerabili’ il poco che essi sono, i sacerdoti diventano strumenti di salvezza per tanti, per tutti!”.
 
“Un secondo spunto di riflessione ci viene dall’odierna memoria dei santi Gioacchino e Anna, genitori della Madonna e, dunque, nonni di Gesù. Questa ricorrenza fa pensare al tema dell’educazione, che ha un posto tanto importante nella pastorale della Chiesa. In particolare, ci invita a pregare per i nonni, che nella famiglia sono i depositari e spesso i testimoni dei valori fondamentali della vita. Il compito educativo dei nonni è sempre molto importante, e ancora di più lo diventa quando, per diverse ragioni, i genitori non sono in grado di assicurare un’adeguata presenza accanto ai figli, nell’età della crescita. Affido alla protezione di sant’Anna e san Gioacchino tutti i nonni del mondo, indirizzando ad essi una speciale benedizione. La Vergine Maria, che – secondo una bella iconografia – imparò a leggere le Sacre Scritture sulle ginocchia della madre Anna, li aiuti ad alimentare sempre la fede e la speranza alle fonti della Parola di Dio”. E ha concluso con una “speciale benedizione per tutti i nonni del mondo”, aggiungendo, al momento del commiato, con un pensiero “a tutti gli anziani specialmente a quelli che potessero trovarsi piu soli e in difficoltà”.
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Al momento dei saluti, in francese ha infine raccomandato: “non dmenticate Dio durante le vostre vacanze, perché egli resta presente al vostro fianco e vi accompagna”.
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